Caccia ai fondi dei privati Art bonus per 12 progetti
Art Bonus in Veneto, il mecenatismo prende piede anche nel Veneziano. Il numero complessivo dei mecenati in Veneto ammonta a 214. Nelle provincie di Venezia e Verona si tratta prevalentemente di imprese, una cinquantina in totale. Lo conferma Carolina Botti, direttore centrale di Ales Spa, società del Ministero dei Beni culturali che per conto del dicastero di Franceschini gestisce il portale "Art bonus" per promuovere la diffusione e la conoscenza della legge che favorisce le raccolte di fondi attraverso benefici fiscali a chi diventa mecenate.
«Abbiamo instaurato una proficua collaborazione con la Fondazione musei civici e con il sindaco di Venezia, presentando l'iniziativa assieme a palazzo Ducale» spiega Botti «Il Veneto ora è la terza regione italiana per raccolta di fondi. E dopo l'arena di Verona, c'è la città di Venezia».
Dei circa 22 milioni di erogazioni finora raccolti attraverso il portale Art bonus, circa 16 milioni li ha raccolti Verona grazie al progetto Arena di Verona, in seconda battuta viene invece Venezia con oltre 4 milioni di raccolta concentrati in particolare tra la Fondazione Cini per il Complesso dell’Isola di San Giorgio e il Teatro La Fenice. Dodici in tutto i progetti che attendono donazioni.
Sono dodici i progetti veneziani che si possono sostenere con il meccanismo dell'Art bonus. Tutti in centro storico. Gli interventi di tutela del complesso monumentale dell'isola di San Giorgio attraverso la Fondazione Cini onlus prevedono una spesa di 12 milioni di euro e hanno ottenuto finora erogazioni liberali per 2 milioni e 870 mila euro. La Fondazione del Teatro La Fenice di Venezia per un milione di euro di interventi ha ottenuto un sostegno pari ad un milione e 186.750 euro, quindi più della previsione della raccolta. Venice Gardens Foundation onlus per gli interventi ai Giardini Reali di piazza San Marco ha avviato una raccolta fondi per 4 milioni e 300 mila euro e ricevuto erogazioni per 260 mila euro.
Chanel ha garantito al Comune di Venezia i 100 mila euro necessari al recupero della Scala del Meduna presso la Galleria d'Arte moderna di Ca' Pesaro.
Price Waterhouse Coopers spa ha garantito 25 mila dei 34 milioni di una seconda raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia per l'attività del prestigioso teatro veneziano.
Altri 6.500 euro sono stati raccolti, grazie alle donazioni di una azienda, per il restauro di collezioni storico-artistiche del Museo Correr, da parte della Fondazione Musei civici. E poi c'è il ponte dell'Accademia: un milione e 700 mila euro di interventi per il restauro che attendono ancora un donatore sulla piattaforma di Art bonus ma un mecenatore illustre è già arrivato, ovvero la Luxottica di Leonardo Del Vecchio. Un altro mecenate che si è mosso al di fuori del circuito Art bonus è Renzo Rosso di Diesel che ha finanziato il restauro del ponte di Rialto.
Alla ricerca di mecenati sono molti altri progetti, presenti nella piattaforma del Ministero: gli interventi al Museo d'arte orientale (costo poco più di 55 mila euro), l'intervento alla Ca' d'Oro - galleria Franchetti (249.339,99 euro di erogazioni in attesa di fondi); il soffitto affrescato del vestibolo dell'antica Libreria di San Marco, dove la sottoscrizione lanciata dalla Marciana attende mecenati per sostenere un intervento da 600 mila euro o ancora il recupero del ciclo pittorico "Il poema della vita umana" di Giulio Aristide Sartorio (100 mila euro) oggi custodito nei magazzini del museo di Ca' Pesaro.
Settemila e 800 euro servono invece per il restauro alla Marciana dei Dieci libri dell'architettura di Vitruvio) di Daniele Barbaro, che spaziano dalla filosofia alla matematica, dall'astronomia all'ottica, dalla prospettiva alla scenografia, dalla cronachistica alla musica e, non ultimo, all'architettura.
Dalle raccolte fondi attraverso questo strumento fiscale di stimolo al mecenatismo restano fuori tanti luoghi e testimonianze del territorio della Città metropolitana. Mestre è assente: il restauro della chiesa di San Girolamo, la più antica della città, o del complesso del Forte Marghera potrebbero, con uno sforzo di fondazioni ed enti pubblici entrare nel programma di raccolta fondi di "Art bonus".
L'attenzione verso questo strumento ha portato a un incontro con l'Anci del Veneto. Segno che molti sindaci puntano a sfruttare oggi questa occasione per la tutela del territorio e delle sue bellezze.
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