Caccia a un ricercato nella casa del fratello
BIBIONE. Caccia al latitante nella casa del fratello, perquisizione a Bibione. Alla fine però l’uomo, Dashmir Hoxha, non si nascondeva nell’abitazione perquisita: è stato arrestato altrove. C’è un risvolto nel territorio veneziano, in merito all’inchiesta Polo Est condotta dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia coordinata dalla Dda di Cagliari.
Operazione che ha consentito di sgominare un’organizzazione internazionale composta da italiani e albanesi che controllavano un consistente traffico di stupefacenti. Sono stati impiegati un centinaio di carabinieri nelle province di Sassari, Nuoro, Pistoia, Brescia Pordenone, Roma, Bergamo e Venezia. Proprio nel territorio veneziano i carabinieri di Portogruaro hanno eseguito una perquisizione in casa, per trovare uno dei destinatari degli ordini di custodia cautelare. I militari dell’Arma infatti all’alba hanno fatto irruzione a Bibione nell’abitazione del fratello di Dashmir Hoxha. Il ricercato era considerato un spacciatore nell’organizzazione criminale strutturata in modo piramidale. Il parente stretto bibionese del ricercato è risultato completamente estraneo all’inchiesta. La perquisizione è stata eseguita in quanto chi conduce le indagini in Sardegna era convinto che Hoxha potesse nascondersi proprio sul litorale bibionese. Durante le indagini i carabinieri sardi hanno sequestrato una pistola Beretta di calibro 6,35, risultata rubata, 30mila euro in contanti e alcune macchine di grossa cilindrata. I militari sardi hanno individuato una struttura piramidale con compiti differenti in base alla posizione dei soggetti nella stessa organizzazione, con vertici, livelli intermedi, corrieri e medi spacciatori che utilizzavano i cosiddetti "galoppini" da strada. Tra gli arrestati figura anche un ex sindaco di un comune della Gallura.
Rosario Padovano
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia