Cabinovia tra l’aeroporto e Venezia, l’idea di Save scatena la polemica
VENEZIA. Il sogno di Marchi è diventato una osservazione al Piano Strategico Metropolitano. L’idea di realizzare una cabinovia, o una funicolare sospesa sulla laguna per collegare l’aeroporto di Tessera alla città storica di Venezia, è tra le proposte del piano strategico delle opere della Città metropolitana.
«È una proposta avanzata da Marchi, a nome di Save, in una nota inviata al sindaco Metropolitano, e precisa di averne già parlato con Brugnaro», svela il deputato del Partito Democratico, Nicola Pellicani. Il deputato fa riferimento a una missiva del 8 agosto inviata da Enrico Marchi a Brugnaro in cui si fa cenno a «precedenti incontri» in cui il presidente di Save aveva esposto al primo cittadino sia il progetto “Green spirit” , parco tematico dedicato all’ecologia nel Quadrante di Tessera, sia alla realizzazione di cabinovie a basso impatto ambientale tra aeroporto e Venezia «al fine di ridurre fortemente il fenomeno del moto ondoso e l’inquinamento atmosferico».
Un sogno, quello di Marchi, esplicitato lo scorso giugno nel Forum alla redazione mestrina de “La Nuova Venezia”. Allora il presidente della società di gestione del Marco Polo, disse: «Se dovessi sognare, l’ideale sarebbe realizzare una funicolare dall’aeroporto alle Fondamente Nuove, vicino all’ospedale. In tutte le grandi città ci sono. Dal punto di vista ambientale sarebbe sostenibile: pianti i pali di sostegno e, se un giorno serve, li togli senza troppi problemi. E mi immagino che oltre i passeggeri dello scalo, ci saranno tanti che saranno disposti a pagare un biglietto pur di passare sopra la laguna e guardarla dall’alto».
Ora il progetto è una ipotesi concreta, presentata alla Città metropolitana. Dice Pellicani: «Fallita l'ipotesi della sublagunare, ora si prova a costruire un collegamento dal cielo, comunque con un elevato impatto ambientale, e ovviamente, si presume, con un ticket pagato a Save. Così al monopolio illegittimo dei parcheggi aeroportuali si sommerebbero i proventi dei biglietti. Tutto sulla testa dei veneziani». Per il deputato del Pd, consigliere comunale e metropolitano, «è noto che il Piano Strategico non può essere il contenitore di proposte calate dall'alto, un po’ strampalate, buttate là. Bensì la conclusione di un percorso condiviso con i territori, le comunità locali e le amministrazioni. Vale a dire l'esatto contrario di un'osservazione presentata all'ultimo momento, senza alcun approfondimento, oltre che condivisione».
Per questo Pellicani ha presentato una doppia interpellanza in cui chiede al sindaco di informare i consigli di Comune e Città metropolitana. «Brugnaro faccia chiarezza in città», l’invito.
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