Ca’ Sabbioni è senza fognature 400 famiglie invocano Zappalorto

Nel 2002 il Comune stanziò tre milioni, ma un contenzioso con un privato bloccò tutto; due anni fa nuova delibera e intervento affidato a Veritas, però mancano i soldi. Canali di scolo inquinati

CA’ SABBIONI. I rioni di Ca’ Brentelle e Ca’ Sabbioni restano senza fognatura nonostante da oltre una decina d’anni siano pronti i progetti e affidati i cantieri. Progetti per i quali erano stati stanziati oltre 3 milioni di euro. Ora l’opera potrebbe essere finalmente realizzata ma manca da parte del Comune uno stanziamento ad hoc. A denunciare la situazione sono per la municipalità di Marghera il delegato ai lavori pubblici Valdino Marangon e il portavoce della delegazione di zona di Malcontenta Dario Giglio, che spiega: «A Ca’ Sabbioni e Ca’ Brentelle la totalità del territorio è priva di rete fognaria. Si tratta di oltre 400 famiglie che hanno il sistema della vasca biologica o scaricano direttamente nei canali della zona: il Lusore, lo scolo Brentelle e in qualche caso il canale Oriago. Canali che sono completamente inquinati, ridotti, di fatto, a fogne a cielo aperto. Costituiscono un pericolo per la salute dell’intera comunità. Ci scorrazzano topi e bisce».

La vicenda dell’incarico per costruire la rete fognariaviene ricordata da Giglio: «Nel 2002 il Comune di Venezia stanziò oltre 3 milioni di euro per poter realizzare finalmente la rete fognaria di Ca’ Sabbioni e Ca’ Brentelle. Erano stati trovati i fondi e affidata la gara d’appalto. Peccato però che tutto si bloccò a causa di un contenzioso fra il Comune e un proprietario di un fondo che si oppose al passaggio della rete fognaria dopo che sulla parola aveva dato il suo assenso. Con il cerino in mano così si trovò la ditta che doveva fare i lavori che poi li sospese in attesa che il Comune risolvesse la lite».

A quel punto, visto che di anno in anno i lavori non partivano mai, il Comune di Venezia stornò i fondi dal bilancio e li indirizzò verso altre opere che si stavano realizzando. «Con l’arrivo del commissario straordinario per gli allagamenti Mariano Carraro», spiega ancora Giglio, «cioè dopo il 2007, l’opera, sempre necessaria, venne riesumata e il Comune di Venezia, nel 2012, riuscì a produrre una delibera in cui l’intervento fu affidato a Veritas. Fu anche individuata, con il consenso dell’azienda precedente, la nuova ditta che dovrebbe compiere l’intervento. Ora quello che manca sono i fondi per far partire l’opera».

Chiaro l’appello. «Chiediamo al commissario Vittorio Zappalorto», dicono Marangon e Giglio, «di reperire con urgenza i fondi per realizzare le fognature a Ca’ Sabbioni. La necessità è impellente in quanto il rischio che si verifichino epidemie o problemi sanitari è elevato».

Nelle scorse settimane, dopo una denuncia dei residenti sugli inquinamenti in zona, le acque dello scolo Brentelle e del Lusore sono state analizzate con alcuni prelievi dall’Arpav . Sul posto è stato fatto anche un sopralluogo da parte dei carabinieri del Noe.

Alessandro Abbadir

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