Ca’ Letizia costretta a chiudere di nuovo
Chiusa ieri per tutta la giornata e forse lo sarà anche oggi la mensa per i poveri di Ca’ Letizia. Ancora una volta è avvenuto un fatto spiacevole che ha costretto la San Vincenzo a chiudere i portoni al centinaio di persone che tutti i giorni, a pranzo e a cena, fanno riferimento a Ca’ Letizia in via Querini per un pasto caldo, visto che vivono nella più totale indigenza e spesso sulla strada.
Martedì 28 marzo al turno serale un ospite con una caraffa una infranto una vetrata del locale nella mensa di via Querini a Mestre. La persona è stata subito fermata e tranquillizzata ma sarà denunciata dai respnsabili della struttura e a lui, assieme ad altre tre persone, sarà impedito in futuro l’accesso nella struttura. Le quattro persone avrebbero contribuito a scatenare l’agitazione in sala mensa che ha scatenato l’azione dell’uomo. Il fatto è stato confermato dal responsabile, il direttore della San Vincenzo Stefano Bozzi che non nasconde il fastidio di fronte a questo ennesimo episodio che porta alla chiusura della struttura. «Rimarremo chiusi finché dureranno i lavori di sistemazione della vetrata infranta. Lavori complessi perché davanti alla vetrata c’è una inferriata e i lavori vanno eseguiti senza fretta e nella massima sicurezza. Di conseguenza non posso dire al momento quando verrà riaperta la mensa. Abbiamo allontanato l’uomo responsabile del danno ed altre tre persone», dice il direttore.
La notizia è stata rilanciata ieri anche dal settimanale “Gente Veneta” con un intervento del direttore Giorgio Malavasi che ribadisce che la chiusura è anche un segnale per tutti. «Le azioni scomposte e irrispettose non restano impunite. E il danno prodotto da uno sciocco produce i suoi effetti anche sui cento che, rispettosamente e con dignità, fruiscono di una colazione o di una cena».
Non è la prima volta che Ca’ Letizia chiude per episodi simili. A gennaio la mensa era stata chiusa per quattro giorni.
Azioni, ha ricordato Malavasi che servono a ripristinare la buona educazione in una struttura dove «i volontari della San Vincenzo tengono sotto controllo la situazione» e che meriterebbe un «grazie dalla città». A gennaio lo stop era stato deciso per fermare alcuni utenti che arrivavano alla mensa già ubriachi, contravvenendo alle regole. La riapertura era avvenuta con nuove procedure di accesso e di rilascio delle tessere pr evitare il ripetersi di comportamenti scorretti, come è successo invece martedì. Ca' Letizia finora ha anche detto di no alle richieste di spostamento, sostenute anche dal Comune, delle mense dei poveri del centro di Mestre ( tre in un breve raggio) per ridurre i conflitti e i disagi per i residenti che ne sollecitano invece il trasferimento altrove. Una trattativa finora non ha dato esito. (m.ch.)
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