Ca’ Foscari, sì al bilancio 65 milioni nell’edilizia
Un anno positivo, a cui dovrebbe seguire un triennio ancora migliore. Tempi di bilanci a Ca' Foscari: stando a quanto ha riferito ieri il rettore Michele Bugliesi, quelli del 2015 sono stati tanto soddisfacenti quanto appaiono promettenti quelli futuri.
L'ateneo veneziano nel 2015 è riuscito a conseguire importanti risultati: l'aver accolto ben sette ricercatori in qualità di “hosting istitution” ha messo l'università lagunare al primo posto in Italia, preceduta solamente dal Consiglio Nazionale per le Ricerche, con cui ovviamente va però usato un diverso metro di paragone.
A fronte dell'impegno, Ca' Foscari presenta conti in positivo, con uno stato patrimoniale di 347 milioni di euro e un patrimonio netto pari a 159 milioni, e nell'immediato futuro aumenterà gli investimenti, grazie anche agli aiuti del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: gli appena approvati bilanci di previsione annuale e triennale corrispondono rispettivamente ad una manovra da 155 milioni di euro di fatturato per il 2016 e di oltre 443 milioni di euro nel triennio che si concluderà nel 2018.
La soglia, questa volta, non è puramente nominale, visto che entro i prossimi tre anni dovranno finalmente concludersi alcuni degli interventi più significativi per l'ateneo veneziano, che nel 2018 dovrebbe aprire le porte delle residenze universitarie di San Giobbe e Santa Marta (in totale quasi novecento posti letto); previsto il bando di gara per la costruzione dell'edificio Epsilon in via Torino; mentre per ultimare il “trasloco” dalla Celestia basterà aspettare pochissimo, i piani per l'utilizzo di San Basilio, attraverso un'inedita collaborazione con Iuav, sono ancora in via di definizione.
In definitiva, per l'edilizia l'università stanzia 65 milioni di euro nei prossimi 12 mesi, comprensivi del finanziamento Miur di 22 milioni. Oltre 23 milioni di euro saranno poi destinati a e interventi per il diritto allo studio (14 borse per dottorati in aggiunta alle 47 attuali, anticipando l'80 per cento i fondi regionali).
Più di un milione di euro andrà ad assegni di ricerca di Ateneo: fra le novità, l’iniziativa “Marie Curie Plus One” che estende di un anno i contratti “Marie Curie” di giovani ricercatori attraverso un finanziamento. Quasi due milioni, infine, serviranno per potenziare le infrastrutture tecnologiche e informatiche. L'ateneo potrà contare su 81 milioni da parte del Fondo di finanziamento ordinario e su altri 13,4 provenienti dai contributi europei, mentre spenderà più di 81 milioni per il personale.
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