Ca’ Foscari di Venezia, dottorati nel caos: laureandi a rischio esclusione

Proteste di un gruppo di studenti rientrati nelle graduatorie con borsa di studio dopo aver sostenuto le prove. Ma il bando ammette solo chi ha già titolo

Eugenio Pendolini
La sede centrale di Ca’ Foscari, a Venezia
La sede centrale di Ca’ Foscari, a Venezia

VENEZIA. Hanno sostenuto le prove scritte e orali perché il bando prevedeva che potessero farlo anche in attesa di avere la laurea in tasca. Sono rientrati nella graduatoria del dottorato. Ma ora scoprono che il bando era stato aggiornato e modificato, e soprattutto che non possono immatricolarsi perché la sessione di laurea è successiva alla data di immatricolazione per il dottorato. E così ora sono pronti a protestare e a valutare ricorsi.

È la situazione in cui si trovano almeno dieci studenti di Ca’ Foscari – tra loro ci sono iscritti a Computer science, a Scienze polari e Biotecnologie – in procinto di laurearsi alla specialistica e intenzionati a proseguire gli studi a Venezia con il dottorato.

La vicenda inizia in primavera, quando viene pubblicato il primo bando di concorso per l’ammissione ai Corsi di Dottorato di ricerca. Nel testo si legge che potranno presentare domanda di ammissione anche i laureandi «purché conseguano il titolo di accesso entro la data di immatricolazione al Corso di Dottorato».

A distanza di poche settimane, siamo a fine aprile, compare una seconda versione del bando. Stavolta si legge che a poter fare domanda sono anche i laureandi che conseguano il titolo entro la data di immatricolazione oppure «entro il 30 settembre 2022». Una clausola che quindi amplia la platea, tanto da ricomprendere anche quegli studenti in procinto di laurearsi a Ca’ Foscari nella sessione di luglio e che altrimenti sarebbero rimasti tagliati fuori. Come del resto era stato fatto anche nel 2021 («laureati entro il 31 luglio»).

Così, alcuni laureandi partecipano al bando. E lo vincono, con tanto di borsa di studio. Peccato però che non si accorgono - e nessuno glielo comunica - che nel frattempo compare una terza versione del bando, che elimina la clausola del 30 settembre.

«In questi giorni abbiamo ricevuto telefonate informali dai docenti», racconta preoccupato un gruppo di studenti e studentesse che per ora preferisce restare anonimo, «che ci hanno comunicato che rischiamo di rimanere fuori, perdendo così un anno. Ma noi siamo in regola con gli studi e luglio è la prima sessione utile per laurearsi». Negli ultimi giorni (tra il 26 giugno e il 4 luglio) sono comparse le graduatorie dei vincitori del bando, entro tre giorni ci si deve immatricolare. Troppo pochi, per chi ha la laurea fissata per il 10 luglio.

Dal canto suo, Ca’ Foscari spiega così la situazione. «Per immatricolarsi al dottorato è obbligatorio essere laureati», le parole di Maria Del Valle Ojeda Calvo, prorettrice alla Ricerca a Ca' Foscari, «e ciò vale per gli studenti di tutto il mondo che ogni anno fanno domanda al dottorato di Ca' Foscari; l'ateneo consente anche ai laureandi di candidarsi al bando a patto che posseggano il titolo al momento dell'immatricolazione; nelle prossime settimane, anche grazie ai fondi del Pnrr, saranno pubblicati ulteriori bandi e ci saranno numerose opportunità per chi vorrà fare ricerca e collaborare con Ca' Foscari, a partire proprio dal dottorato».

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