Ca’ Foscari, candidati a confronto Dubbi sulle lauree a San Marco

Nuovo rettore, presentazione a San Giobbe: Brugiavini vuole l’asilo aziendale, Bugliesi più formazione LiCalzi si schiera per l’autonomia, Cardinaletti punta sulla trasparenza, Bertinetti sul confronto
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. UIVERSITA' DI CA'FOSCARI. CANDIDATI AL RETTORATO
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. UIVERSITA' DI CA'FOSCARI. CANDIDATI AL RETTORATO

Presentazione ufficiale ieri, davanti a 150 persone, dei cinque candidati rettori nell'aula magna di San Giobbe, sede dei Dipartimenti di Economia e di Management da cui provengono tre dei papabili concorrenti. Nessuno è veneziano, ma tutti rimasti per l'università a Venezia, città che hanno sempre citato per il ruolo cruciale nel territorio.

Sono Marco LiCalzi, delegato alla ricerca del Dipartimento di Management, Michele Bugliesi, docente di Informatica del Dipartimento di Scienze, la linguista Anna Cardinaletti, rettrice del Dipartimento di Lingue, Agar Brugiavini, docente di Economia, direttrice del Collegio Internazionale di Ca' Foscari e della Venice International University, e Giorgio Bertinetti, docente di Economia della Finanza e direttore del Dipartimento di Economia.

Non era la prima volta che i docenti si incontravano per un faccia a faccia. I primi di maggio si erano infatti confrontati su richiesta dei sindacati, ma i giorni delle elezioni sono sempre più vicini e ognuno tira fuori le proprie carte vincenti. I temi principali sono stati inerenti il ruolo della didattica, della ricerca e del rapporto con il territorio, ma non sono mancati alcuni accenni ad argomenti che toccano anche la cittadinanza, come la questione della vendita dei tre palazzi storici in cambio dell'ex palazzina dell'Enel chiamata Ca' Sagredo o Marcorà Malcanton. Oppure se continuare a celebrare le lauree in Piazza San Marco.

Sui palazzi nello scorso incontro i candidati si erano dichiarati tutti d'accordo nel chiedere a Carraro la sospensione della trattativa.

Professori ordinari, straordinari, associati, ricercatori anche a tempo determinato, rappresentanti degli studenti, collaboratori ed esperti linguistici e personale tecnico amministrativo (un totale di 1200 persone) scegliereanno il rettore preferito attraverso il voto telematico che potranno esprimere il 27, 28 e 29 maggio.

I candidati hanno personalità diverse tanto che è probabile ipotizzare un ballottaggio se rimarranno in gara due sfidanti, previsto per il 3 e 4 giugno. Intanto ieri ognuno ha delineato i propri principi guida. Tutti hanno dimostrato il loro impegno per ripristinare all'interno dell'ateneo un clima di serenità e di fiducia, aspetti che soprattutto negli ultimi tempi non sono prevalsi. Per LiCalzi il rettore deve reggere e non dirigere l'università, favorendo l'autonomia dei dipartimenti e la valorizzazione delle persone. Bugliesi vorrebbe invece rafforzare la formazione e guidare l'università con una progettualità che duri nel tempo e il coinvolgimento del personale. Per la Cardinaletti l'università deve invece ritrovare l'identità ricordandosi che è un'istituzione pubblica attraverso le parole d'ordine collaborazione, partecipazione e trasparenza.

Asilo aziendale, telelavoro e valorizzazione dei ricercatori sono alcuni dei punti di forza della Brugiavini che intende l'università come un patrimonio comune di chi ci lavora e della città. Bertinetti ha sottolineato più volte quanto per l'università sia importante un continuo confronto con il mondo esterno, dai circuiti dove si produce sapere alle imprese. Sulle tanto discusse lauree in Piazza San Marco tutti hanno detto che decideranno dopo aver sentito cosa ne pensano i colleghi.

Vera Mantengoli

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