Ca’ Foscari aumenta gli iscritti, ma chiede più fondi al governo

Conti a posti e studenti in crescita, puntando sempre di più sull’internazionalizzazione dell’ateneo oltre che nel suo radicamento nel territorio. È l’identikit - oltre che il progetto per il futuro, legato anche al nuovo Piano strategico recentemente approvato - che il rettore Michele Bugliesi ha tracciato ieri inaugurando al teatro Malibran il 149° Anno Accademico di Ca’ Foscari presenti tra gli altri il presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, l’assessore regionale alle Politiche dell’istruzione Elena Donazzan e i rettori di Padova, Sassari, Trieste e dell’Iuav Alberto Ferlenga.
In un periodo di “fuga” dagli atenei, negli ultimi cinque anni ha visto crescere dell’8 per cento i suoi iscritti, che sfiorano ormai i 20.500 ed è pronta a investire 56 milioni di euro nei prossimi 5 anni, avendo chiuso il suo bilancio con un attivo di circa 4 milioni di euro. Nella sua relazione il professor Bugliesi ha presentato le principali novità dell'offerta formativa di Ca' Foscari per l'anno accademico 2017-2018, tra cui due nuovi corsi in lingua inglese - uno di laurea magistrale in Conservation Science and Technology for cultural heritage e l'altro di laurea triennale in Digital management, e gli Active Learning Lab, laboratori didattici multidisciplinari che saranno parte integrante del programma formativo dell'Ateneo. Il rettore ha inoltre illustrato brevemente il Piano strategico di ateneo, che ruota attorno a 5 linee d'azione: costruire esperienze di studio formative, acquisire una dimensione internazionale, promuovere una ricerca di qualità e impatto, essere al centro dell'innovazione e garantire un futuro accademico sostenibile. Il rettore ha lanciato quindi un appello al governo affinché ponga al centro della propria agenda l'investimento nell'istruzione, proponendo addirittura lo sdoppiamento tra il Ministero dell’Università e quello dell’Istruzione.
«Servono più risorse per il diritto allo studio» ha sottolineato il rettore «servono risorse in grado di dare prospettive stabili di impiego ai giovani ricercatori, con curve stipendiali che garantiscano una derivata di crescita maggiore nei primi anni di carriera. Servono procedure nuove, semplici e un ministero efficiente, che ci trasmetta i dati sul bilancio, sulle possibilità di assumere in tempi utili per organizzare una programmazione. Un ministero che ci permetta di dare esecuzione alle chiamate dirette con tempi e modalità che garantiscano competitività. In ultimo, serve un'agenda di governo che davvero metta al centro lo sviluppo del capitale umano, in particolare nei segmenti della formazione superiore e della ricerca».
Sul piano edilizio ha sottolineato il nuovo insediamento a San Basilio, ma ha anche confermato l’attuazione dello scambio di sedi con l’Iuav tra San Sebastiano e il complesso delle Terese e l’impegno sulla residenzialità studentesca. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il Rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo Carlos Alberto Melero Rodriguez e il presidente dell’Assemblea degli Studenti, Cristina Manzone. Il rappresentante degli studenti ha parlato anche di Venezia come «una città fuori controllo, sempre più al servizio del turismo. Ma quando cresce la voglia di andare via, crediamo profondamente nella possibilità di rivitalizzare Venezia partendo dalla popolazione studentesca. È necessario continuare a preoccuparsi dei servizi primari come la residenzialità, l’assistenza sanitaria, i trasporti». Ospite Ignazio Musu, professore emerito di Economia politica, Università Ca’ Foscari Venezia che ha tenuto una lectio magistralis sugli “Effetti economici delle tecnologie digitali”.
Enrico Tantucci
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