Ca' Farsetti: le forze dell'ordine respingono i manifestanti, spintoni e tensione
VENEZIA. Mattinata di tensione a Ca’ Farsetti, scontri fra rappresentanti dell'Assemblea sociale per la casa e forze dell’ordine. I rappresentanti dell’Asc volevano entrare in municipio per preparare una riunione pubblica già prefissata per le 17 ma sono stati tenuti fuori dai carabinieri con i manganelli e dai vigili. Sono volati degli spintoni e qualche carabiniere e vigile è anche caduto a terra. Successivamente l'ingresso al municipio è stato sbarrato e sul posto è arrivata anche la Polizia.
Poco dopo le 13 si è aperto uno spiraglio di trattativa con la decisione di ricevere una delegazione dei rappresentanti dell'Asc in municipio. Sono entrati 4-5 rappresentanti mentre la porta di ingresso del municipio resta ancora sbarrata con una passerella dall'esterno.
Il tema del confronto sono gli alloggi sfitti dell'Ater ed è per questo che stanno protestando gli esponenti dell'Asc.
Bettin e Caccia: "Confronto, non manganelli". "È grave, e non era mai accaduto negli ultimi vent'anni, che Ca' Farsetti sede municipale di Venezia si presentasse come un Palazzo blindato e che si rispondesse con i tonfa dei carabinieri agli occupanti di case e attivisti, che chiedevano semplicemente di tenere una pubblica assemblea all'interno di quella che è la casa di tutti i cittadini". Lo scrivono Gianfranco Bettin e Beppe Caccia di 2020VE - associazione "in comune". "Il commissario che guida pro tempore l'Amministrazione comunale di Venezia - proseguono nel comunicato stampa - non può stravolgere e negare una lunga tradizione di confronto aperto, nella nostra città, tra governo locale e istanze sociali. Chiediamo perciò che apra immediatamente un dialogo con l'Assemblea sociale per la casa. Questo a partire dal riconoscimento della legittimità delle richieste di una realtà che ha restituito a decine di famiglie e precari case, che erano abbandonate al degrado dalla criminale incuria dell'ATER. Il diritto negato all'abitare riguarda migliaia di persone nella nostra città, richiede risposte politiche intelligenti da parte di chi governa, certo non manganellate né portoni che si chiudano in faccia ai cittadini".
La versione di Zappalorto. “Sono esterrefatto ed indignato da una manifestazione come questa; io non voglio né posso trattare con gente che si comporta in modo violento e che ha addirittura aggredito e ferito una nostra agente della Polizia municipale”. E' molto duro il giudizio del commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, rispetto alla manifestazione di attivisti dei centri sociali che da questa mattina bloccano le sedi municipali di Ca' Farsetti e Ca' Loredan. I manifestanti, dell'Assemblea sociale per la casa (Asc), che volevano riunirsi a Ca' Farsetti, stanno infatti ancora adesso impedendo l'entrata e l'uscita dai palazzi con l'uso delle passerelle e dei cavalletti dell'alta marea accatastati davanti alle porte. Zappalorto, per questo motivo, ha anche dovuto rinviare la seduta del Consiglio comunale, prevista per le ore 13, poichè essendo una seduta pubblica, non si poteva garantire il libero accesso dei cittadini all'aula consiliare. “Ora l'Amministrazione comunale – continua il commissario – valuterà i fatti e sporgerà denuncia. Ho già chiesto al comandante della Polizia municipale una relazione sull'accaduto e gli ho raccomandato di portare i miei saluti, il mio grazie e gli auguri di pronta guarigione all'agente ferita”. Zappalorto ha anche ricordato che alcuni giorni fa, parlando con alcuni esponenti dei centri sociali che lo avevano fermato nei pressi del Municipio, aveva espresso la sua intenzione di incontrarli per discutere del problema delle occupazioni, ricordando però che il Comune non può disapplicare alcuna norma di legge; e che comunque anche oggi una delegazione di Asc è stata ricevuta dal direttore degli Affari Istituzionali.
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