Ca’ Cottoni vuole i bus «Ora il paese è isolato»

Caorle. Le corse di linea sono state soppresse perché il ponte delle Bilance non è in grado di reggere il peso dei mezzi. Gli abitanti si sono rivolti a un legale
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - PONTE A BILANCIERE CON TECNICI PER SOPRALLUOGO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - PONTE A BILANCIERE CON TECNICI PER SOPRALLUOGO
CAORLE. Ca’ Cottoni rivuole il servizio di autobus. Ormai dalla fine dello scorso marzo la località, posta nei pressi del confine tra i Comuni di Caorle e di San Stino, si è vista tagliare le corse dei pullman a causa dei problemi strutturali del ponte delle Bilance, che hanno costretto la Città Metropolitana a limitarne la portata.


Anche nei giorni scorsi si sono svolti nuovi sopralluoghi tecnici sulla struttura, posta lungo la strada provinciale 62. Ma sta di fatto che ormai dalla primavera, per motivi di sicurezza, sul ponte è stato istituito il divieto di transito ai mezzi di massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate. Con una netta riduzione rispetto al precedente limite, che era di 8 tonnellate. Con i nuovi limiti di peso possono transitare solamente auto e furgoni. Ma non i camion, né gli autobus di linea.


Privati dei bus della linea Caorle-Portogruaro che attraversava la località, i residenti sono scesi sul piede di guerra. E adesso, dopo mesi di mancati risultati, hanno intenzione di rivolgersi anche al governatore Zaia. Di fatto per studenti e anziani di Ca’ Cottoni è stato garantito solo in una fascia oraria limitata un minimo servizio, con un bus piccolo, che non riesce a rispondere appieno alle esigenze degli studenti, in particolare delle superiori, nonché della popolazione della località.


A guidare la mobilitazione è Barbara Palamin, che ha interessato a più riprese i vari enti. Ma finora inutilmente. «Ho chiesto un appuntamento con il sindaco di Caorle. Tramite il nostro legale Giovanni Albanese, abbiamo spedito varie lettere alla Città Metropolitana, all’Atvo, alla Procura e alla Prefettura, ma non abbiamo ottenuto risultati», spiega Palamin, «tengo a precisare che il disagio coinvolge tutta la popolazione. Per ogni cosa noi di Ca’ Cottoni dobbiamo spostarci e l’autobus è l’unico mezzo e servizio che avevamo. Ne abbiamo necessità come persone e come utenti che pagano le tasse».


Da qui le richieste dei residenti di Ca’ Cottoni. «Chiediamo il ripristino della linea, anche con orari ridotti utilizzando un autobus più piccolo, giacché può transitare sul ponte in questione», conclude la signora Palamin, «mi sembra una presa per i fondelli dirci che non ci sono fondi, quando veniamo a sapere che l’Atvo sta sistemando le varie autostazioni e acquistando bus nuovi».


I rappresentanti dei cittadini hanno scritto anche al governatore Luca Zaia, inviando tutta la documentazione. Adesso sperano di essere ricevuti in Regione.


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