Ca’ Corner della Regina, sì alla residenza: la compra Prada

Via libera al parziale cambio d’uso dal ministero dei Beni Culturali. Possibile sblocco degli 8 milioni di euro per il Comune
- Affreschi a Ca' Corner della Regina, su cui e' stato formalizzata un'intesa fra Fondazione Musei e Prada
- Affreschi a Ca' Corner della Regina, su cui e' stato formalizzata un'intesa fra Fondazione Musei e Prada

VENEZIA. Ca’ Corner della Regina non solo centro per le attività espositive della Fondazione Prada, ma anche dimora della stilista Miuccia Prada, tutte le volte che calerà in laguna.

Si è infatti sbloccata la lunga vicenda che riguarda il cambio di destinazione d’uso del settecentesco palazzo che il gruppo Prada, con una propria controllata, la Petranera srl, ha acquistato alla fine del 2011 dal Comune, per farne la sede veneziana della propria Fondazione, con un programma di mostre concentrate nei mesi estivi. Il palazzo faceva parte del patrimonio della Fondazione Musei Civici, che lo aveva in uso, affittandolo proprio alla Fondazione Prada, e che è stato poi risarcito dal Comune con la cessione del Palazzetto delle Pescherie di Rialto.

Otto dei circa 40 milioni di euro che rappresentano il prezzo d’acquisto erano però bloccati perché - contrariamente agli accordi raggiunti dal Comune con il gruppo Prada - la Direzione regionale dei Beni Culturali aveva bloccato la destinazione residenziale richiesta dall’acquirente per parte dell’edificio, ritenendola incompatibile con le caratteristiche storiche del palazzo e con il mantenimento di un suo uso pubblico.

Poi il divieto era stato rimosso dall’allora Soprintendente ai Beni Architettonici di Venezia Renata Codello e riconfermato con l’autorizzazione definitiva del ministero dei Beni Culturali a fine novembre, così che il Comune ha già potuto rilasciare alla Petranera srl il permesso di costruire. L’attuale ascensore che serve per i frequentatori delle mostre della Fondazione Prada, verrà sostituito da un nuovo ascensore interno a servizio esclusivamente della residenza.

Il piano terra di Ca’ Corner della Regina resterà a destinazione museale con ingressi alla residenza. Il primo e il secondo piano ammezzato e il primo piano nobile resteranno tutti a destinazione museale, per essere usati per le mostre organizzate annualmente dalla Fondazione Prada.

Il secondo piano nobile resterà invece a uso museale sino alla fine del dicembre del 2019 - per altri quattro anni - e dal primo gennaio 2020 diventerà invece a uso residenziale. Il terzo piano avrà una destinazione mista, museale e residenziale, mentre la mansarda diventerà esclusivamente un appartamento e forse proprio qui verrà ricavato l’alloggio destinato a Miuccia Prada.

Si tratta di capire se il via libera alla destinazione residenziale sbloccherà subito gli 8 milioni di euro preziosi per le casse comunali - come il Comune si attendeva - o se si dovrà attendere l’inizio del 2020 quando anche il secondo piano nobile diventerà residenza.

Proprio il mancato utilizzo di esso a questi fini era stato infatti la ragione del blocco cautelare degli 8 milioni di euro da parte della nuova proprietà.

Nell’offerta irrevocabile di acquisto di Petranera srl accettata dal Comune si parla di utilizzo immediato a destinazione residenziale «degli spazi del sottotetto, del piano terzo (piano della servitù) e del piano secondo - quali unità autonome e indipendenti dalle restanti porzioni dell’immobile - con possibilità di accesso indipendente anche mediante utilizzo/completamento delle attuali strutture poste nella parte retrostante dell’immobile (scale e ascensore)».

Se la società ora ha richiesto il permesso di costruire - rilasciato dal Comune a dicembre - significa evidentemente che intende partire prossimamente con i lavori di trasformazione di Ca’ Corner della Regina.

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