Ca’ Bembo, il giardino ritrovato Apre al pubblico a settembre

Il giardino di Ca’ Bembo, una delle sedi dell’università Ca’ Foscari, aprirà al pubblico a settembre, dopo quattro anni di chiusura e malcontenti. La bonifica è costata all’ateneo 500 mila euro ed è stata realizzata nei primi venti centimetri di terreno per il superamento del limite di tossicità di diossina. Le porte dello spazio verde, grande 3000 metri quadrati, si spalancheranno in concomitanza con l’apertura della scuola elementare Renier Michiel che finalmente potrà riportare i bambini tra alberi, fiori e piante durante la ricreazione e le altre attività. Attualmente è in corso la piantumazione del verde, ma presto si potrà varcare il cancello in Fondamenta Sangiantofetti (Dorsoduro 1074) e passeggiare tra specie particolari come il bagolaro, il tasso, l’alloro e uno speciale glicine che ricopre come un elegante abito la facciata dell’edificio.
Entusiasta il rettore Michele Bugliesi che, in questi anni, ha cercato di rassicurare cittadini e studenti sulla bontà della chiusura. Più di qualcuno temeva infatti che i lavori fossero una scusa volta a una possibile vendita dell’immobile. Il precedente rettore Carlo Carraro nel 2014 voleva infatti cedere le sedi universitarie Ca’ Bembo, Palazzo Cosulich e Ca’ Cappello in cambio dell’ex sede Enel. Il progetto aveva scatenato una rivolta. Alla fine, tra proteste e ricorsi, l’operazione era stata bloccata. Risale a quel tempo l’occupazione da parte del Collettivo universitario Lisc della casa del guardiano del giardino di Ca’ Bembo, volta inizialmente a impedire la vendita del palazzo. Tuttavia nel 2014, proprio mentre si stavano svolgendo delle analisi nel giardino per l’alienazione di Ca’ Bembo, era emerso che nei primi venti centimetri di terreno c’erano dei livelli minimi di diossina superiori al limite prestabilito, dovuti probabilmente alla presenza (fino al 1984) dell’inceneritore della Giudecca in Sacca San Biagio. Per confermare i dati ci sono voluti alcuni mesi, arrivando al 2015. In quell’arco di tempo è cambiato il rettore, passando da Carraro all’attuale Bugliesi. La notizia della chiusura del giardino per la diossina convinse il Collettivo Lisc a rimanere, organizzando serate e dibattite, per vigilare sulla bonifica. L’occupazione è iniziata nel 2014 e finita nel 2018 quando gli studenti hanno avuto la conferma che il giardino sarebbe tornato al pubblico e hanno lasciato l’immobile. L’accordo è stato mantenuto: «Il giardino di Ca’ Bembo finalmente riapre, come promesso, e viene restituito agli studenti e ai dipendenti di Ca’ Foscari, al pubblico e ai bambini della scuola» ha commentato ieri il rettore «Vogliamo non solo valorizzare uno spazio verde di pregio estetico, paesaggistico e ambientale, ma anche promuoverne la funzione sociale e aggregativa». Il giardino sarà aperto e controllato da telecamere da marzo a ottobre dal lunedì al venerdì (8-12.15 e 15-18.30), mentre da novembre a febbraio stessi giorni con chiusura alle 17.30. Dalle 12.15 alle 15 sarà a uso esclusivo degli alunni della Renier Michiel. —
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