By-pass di Campalto, ruspe a settembre
CAMPALTO. Da giorni in via Gobbi, i campi che ospiteranno il passaggio del by-pass di Campalto sono stati transennati con recinzioni arancioni. Per i cantieri il via è fissato a settembre. E così si riaccendono i riflettori su due chilometri di viabilità che taglia in due via Gobbi, a Campalto, per bypassare via Orlanda evitando il centro del paese, teatro di incidenti mortali. La nuova strada parte da via Orlanda, all’altezza del cimitero di Campalto, taglia per i campi e sbuca, dopo il supermercato Lidl. Una strada voluta dall’Anas, investimento di 60 milioni di euro, e mal digerita dagli abitanti che sono arrivati a ritenerla inutile, visto che dopo anni di discussione (se ne parla dal 2000) i cantieri partono in una situazione viaria ben diversa dal passato. Nei giorni scorsi in Città metropolitana è stata valutata la variante del sottopasso. Lo screening ha escluso la necessità della valutazione di impatto ambientale. L’assenza della Via ha già scatenato la protesta in Municipalità del consigliere Giorgio Ragazzoni (Gruppo Misto) che chiede al presidente Bellato di pretendere chiarimenti dall’Anas. La Città metropolitana nel parere prevede varie prescrizioni: arredi arborei anti-rumore e smog; barriere fonoassorbenti nei tratti più a rischio; un monitoraggio ambientale durante e post cantieri. Gli espropri dei terreni, intanto, hanno reso ricchi 150 proprietari di terreni della zona che se li sono visti pagare a peso d’oro. Tecnicamente ora manca solo la conferenza di servizi. Poi, arriveranno le ruspe. Lo conferma anche il Comune: «I cantieri partono a settembre e prima del via ai lavori Anas terrà un’assemblea per informare la cittadinanza a Campalto. Noi l’abbiamo sollecitata, loro hanno accettato di buon grado con uno spirito di grande collaborazione», dice l’assessore comunale alla Mobilità Renato Boraso che ha preferito evitare assemblee ad agosto con tanta gente in ferie. Ma il by-pass non è una opera inutile oggi? Lo ribadisce il vicepresidente del consiglio comunale Saverio Centenaro (Fi) che resta contrario: oggi con il Passante e la Vallenari bis (il secondo tratto di lavori è partito da mesi) serve una nuova strada che tagli gli ultimi campi della terraferma?
«Non la ritengo inutile ma quando è stata pensata le condizioni viarie erano differenti», dice, diplomatico, Boraso. Nell’incontro con il capo dipartimento triveneto, la dottoressa Gabriella Manginelli, e lo staff tecnico di Anas, l’assessore ha avviato un confronto anche su altre due emergenze viarie. La realizzazione di una rotatoria a Tessera davanti alla farmacia “Marco Polo” che potrebbe nascere da un accordo tra Comune, Anas e Save (la società di gestione del Marco Polo) magari usando fondi della società di Marchi per la mitigazione dello sviluppo aeroportuale. E un confronto tra Comune di Venezia, Comune di Quarto d’Altino e Anas per un rondò al Montiron, sulla Triestina, alla confluenza per Altino. «Qui avviene un incidente a settimana. L’accordo va costruito partendo dal reperimento dei fondi. Per Tessera speriamo di organizzare al più presto un primo incontro tecnico», spiega Boraso.
Mitia Charin
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