Butta via la droga e la tira in testa a un carabiniere
Movimentata perquisizione a Marcon. Lo spacciatore ha gettato un ovulo pieno di cocaina fuori dalla finestra per farla sparire. Ma gli investigatori si erano preparati
MARCON. Operazione antidroga dei carabinieri della stazione di Marcon, che hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Joshua Friday, 21enne nigeriano, domiciliato in paese.
I carabinieri avevano notate un ragazzo fermo nei pressi della biblioteca di Viale San Marco. Alla richiesta di documenti il ragazzo lasciava cadere dalla tasca un sacchettino calpestandolo volutamente per cercare di nasconderlo. La mossa non sfuggiva però ai militari che recuperavano subito l’involucro, risultato contenere cocaina. A quel punto i militari estendevano la perquisizione al domicilio del giovane in via Monte Bianco ove il coinquilino 21nne Joshua Friday, alla vista della pattuglia, tentava di disfarsi di un ovulo di cocaina lanciandolo dalla finestra. Il risultato è che l’ha tirato praticamente in testa a un carabiniere che assieme ai colleghi ha recuperato l’involucro risultato contenere oltre 11 grammi di cocaina. Scattava quindi un’accurata perquisizione nel corso della quale veniva ritrovato in vari punti dell’appartamento il resto della “partita” di cocaina (quasi 15 grammi) nonché un discreto quantitativo di marijuana (67 grammi).
Immancabile la presenza di bilancini di precisione, taglierini e sacchetti vari, che rafforzava i sospetti sul fatto che nell’appartamento si svolgesse un’organizzata attività di confezionamento dello stupefacente.
Insieme alla droga i carabinieri trovavano oltre mille Euro, sequestrati poiché considerati l’incasso di molti giornate di spaccio.
Veramente singolari le modalità di conservazioni della “merce”, la marijuana era in una botola ricavata nel pavimento in camera da letto, nascosta da un tappeto; i soldi parzialmente sotto il materasso, come da consolidata tradizione e in parte in un vasetto nel frigorifero, la cocaina suddivisa in dosi era invece in una sacchetto nascosto in un cassetto.
Il nigeriano veniva quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e trattenuto in camera di sicurezza in attesa della celebrazione del processo per direttissima, mentre per il connazionale controllato inizialmente in strada scattava la segnalazione al Prefetto quale assuntore di stupefacenti.
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