«Bus sporchi e affollati» la protesta degli studenti
Jesolo. Subito nel mirino il servizio fornito da Atvo con l’inizio delle scuole «Paghiamo 450 euro all’anno per avere un trasporto inadeguato e poco sicuro»
JESOLO. Autobus pieni e insalubri. Ora un folto gruppo di studenti jesolani protesta con Atvo e chiede un servizio migliore visto il prezzo degli abbonamenti considerato elevato, sono 450 euro. Almeno in rapporto al servizio. Una protesta all’inizio dell’anno scolastico, quando comunque il servizio deve ancora assestarsi e adeguarsi a orari delle scuole definitivi e richieste. Ma gli studenti non accettano scuse e quest’anno vogliono essere ascoltati. Frequentano gli istituti superiori che da anni fruiscono del servizio trasporti del Veneto orientale per raggiungere le scuole, in prevalenza a San Donà, e si dicono stanchi di non essere ascoltati e di continuare a vivere ogni giorno situazioni difficili da sopportare all’interno dei mezzi.
«Paghiamo ogni anno un abbonamento di 450 euro per avere in cambio disservizi», denunciano, «siamo preoccupati per la nostra sicurezza. Gli autobus sono sporchi, umidi e hanno un odore sgradevole. Non tutti i finestrini si aprono perché difettosi, soprattutto quelli degli autobus più vecchi. In questi veicoli d’inverno il riscaldamento non è efficace e in molti cade acqua dal soffitto, bagnando studenti e sedili, nei quali, poi, nessuno si può più sedere. Inoltre, i ragazzi che usufruiscono del servizio Atvo sono troppi rispetto agli autobus messi a disposizione, quindi spesso i veicoli sono sovraffollati e siamo costretti a stare in piedi. In media una ventina tutti i giorni. Ogni volta che questo accade si creano situazioni che mettono in pericolo la nostra sicurezza».
«Chiediamo di essere ascoltati», concludono, «la nostra voce è importante per migliorare un servizio pubblico».
La direzione Atvo non ha voluto rispondere alle critiche degli studenti, considerando le proteste troppo generiche per poter accertare esattamente dove i problemi evidenziati si fossero eventualmente verificati. In passato, Atvo ha sottolineato che il sovraffollamento, a seconda della corsa presa in considerazione, potrebbe comunque prevedere utenti in piedi, e in base al tipo di mezzo e si può arrivare anche a 23 persone in piedi per legge.
Questo è il periodo di “prova generale” , con corse ancora da definire, visto che le scuole non hanno un orario ufficiale, tale da consentire ad Atvo di modificare ed eventualmente potenziare la sua presenza. È inoltre in corso un bando per l’acquisto, a breve, dei primi 40 bus. E per quanto riguarda le tariffe, con l’abbonamento, una corsa costa 80 centesimi. La scelta al momento è stata comunque di non rispondere in attesa di ricevere proteste formali dagli studenti.
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