Bus granturismo, scatta la stretta

MARGHERA. Scatta il divieto di sosta per i bus granturismo lungo la bretella di ingresso e uscita per la SS 309-Romea, a fianco dell’ipermercato Panorama. Un divieto di sosta esteso alle vie Brunacci e Cafasso, dove passa il tram. L’ordinanza del settore Mobilità stabilisce, con validità immediata lo stop alle soste “selvagge” dei bus Granturismo denunciata da vari operatori della zona che si ritrovano i parcheggi del parco commerciale Panorama e pure lo scambiatore al capolinea del tram invasi da questi grandi mezzi. A protestare con lettere al sindaco Brugnaro e all’assessore alla Mobilità Renato Boraso era stato anche il titolare del parcheggio “Houseparking srl”, l’architetto Claudio Pepe che in via Fermi ha realizzato uno spazio per la sosta dei bus turistici, con 23 posti, che rimane immancabilmente vuoto.
Pepe aveva denunciato che questi mezzi «approfittano dell’assenza dei vigili urbani e occupano impropriamente le vie Brunacci, Orsato e limitrofe. E invadono anche il parcheggio scambiatore occupando gran parte dei posti riservati agli automobilisti, sostando tra l’altro su una pavimentazione in bettonelle forate destinata tra breve tempo ad essere distrutta».
Boraso si è interessato al caso e la Mobilità ha emesso l’ordinanza che vieta le soste dei bus turistici con multe per chi non rispetterà l’ordinanza. Basterà questo provvedimento a liberare le strade dalla sosta selvaggia e portare i bus nel parcheggio a pagamento a loro riservato? Vedremo.
Pepe ha chiesto un incontro al sindaco per proporre una seconda soluzione: un accordo con le compagnie, «proponendo a quest’ultime il rimborso fino all’importo massimo di 10 euro giornalieri recuperabili con l’aggiunta nel tariffario previsto dal Pass bus». La soluzione, dice Pepe, abbasserebbe le tariffe di sosta del 50% e i parcheggi per bus turistici saranno obbligati in concorrenza tra loro a diminuire il costo della sosta almeno del 30%». Con il rimborso «avremo tolto il disordine e il pericolo tuttora presente, nelle strade urbane», dice.(m.ch.)
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