Burano vuota: "Faremo richiesta di risarcimento danni economici"

Il Consorzio Venezia nativa contro Actv: "Comune e Regione costituiscano commissioni di inchiesta affinché si faccia luce sulle reali responsabilità"
Una Burano deserta nella foto inviata dal consorzio di Bressanello
Una Burano deserta nella foto inviata dal consorzio di Bressanello

VENEZIA. "Oggi 10 novembre, alla vigilia della festa di San Martino che rappresenta un giorno di gioia e solidarietà, la popolazione veneziana ed i turisti sono stati colti di sorpresa dallo sciopero selvaggio del trasporto pubblico locale. L'avviso pubblicato dall'Actv citava possibili disagi minimi, sottovalutando l'adesione dei lavoratori allo sciopero; è stato un errore incomprensibile e gravissimo perché, forse scientemente, si è causato danno a molti lavoratori e imprese della laguna di Venezia".

Davide Bressanello, presidente del Consorzio Cooperativo Venezia Nativa di Burano, i cui soci sono quasi 30 imprese che garantiscono sviluppo economico sociale ed occupazione nell'isola, denuncia il massimo disagio subito dalla popolazione residente, danni economici alle imprese e una brutta immagine verso i turisti a causa della sbagliata gestione della comunicazione riguardo la reale entità dello sciopero.

E mostra cosa è accaduto a Burano in due foto: l'isola deserta e un ristorante con una sala completamente vuota.

"Chiediamo l'intervento delle autorità e enti locali per fare chiarezza sulle responsabilità di una simile interruzione di servizio pubblico", scrive Bressanello. "Il tessuto imprenditoriale dell'isola ha intenzione di valutare la presentazione della richiesta di risarcimento danni economici causati dalla palese negligenza di Actv e chiede inoltre con forza alle amministrazioni comunale e regionale che venga istituita una commissione di inchiesta consigliare comunale e regionale affinché si faccia luce sulle reali responsabilità".

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