Burano resta al buio. Sotto accusa anche le pantegane
di Simone Bianchi
BURANO. Dietro i blackout dell’illuminazione pubblica avvenuti di recente a Burano potrebbero essere i denti delle pantegane. E’ infatti questa una delle ipotesi più gettonate sull’isola, dopo che in alcune occasioni i residenti si sono ritrovati con le calli al buio. Le pantegane certo, rappresentano una delle più solide possibilità, e del resto non sarebbe la prima volta che a Venezia i cavi vengono presi di mira in questo modo dai roditori, ma tra le ipotesi in queste ore si discute a Burano pure di atti vandalici, e dell’acqua alta. «Succede che inspiegabilmente, ci si ritrovi al buio, ma solo lungo le vie pubbliche, non nelle abitazioni dei residenti», commenta il consigliere comunale Davide Tagliapietra (Pd), che ha raccolto le segnalazioni di molti abitanti dell’isola. «Prima è successo a San Martino sinistro, poi in zona San Mauro, dopo in quella di San Martino destro. A volte è durato poco grazie al pronto intervento dei tecnici, altre volte tutta la notte o quasi, visto che i tecnici non avevano potuto arrivare. In un primo momento si è pensato all’alta marea, perchè sopra i 130 centimetri, l’acqua arriva a lambire direttamente le centraline disposte in più punti dell’isola. Poi si è visto che accadeva anche quando la marea era nella norma e, quindi, ecco l’ipotesi delle pantegane che rosicchiano i cavi elettrici, causando il danno. Ma non escludiamo che possano anche esserci atti vandalici, anche se non sarà di certo facile poterlo dimostrare».
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