Buranelle, si scava al camping militare
CAVALLINO. Primo giorno di rilevazioni esplorative a Cavallino-Treporti per ritrovare Paola Costantini e Rosalia Molin, le due buranelle sparite nel 1991. Le nuove sofisticate indagini disposte dal procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio sono iniziate ieri sulla spiaggia antistante il campeggio militare di Ca’ Vio. Protetti dal massimo riserbo da parte dei militari dell’ex base logistica lungo via Delle Batterie, ora campeggio militare, sono iniziati nella mattinata di ieri i rilievi e i campionamenti di terreno da parte della squadra di Milano specializzata nella ricerca anche delle minime tracce di resti organici di salme sepolte.
Le ricerche dei corpi delle due giovani di Burano scomparse nel nulla più di 22 anni fa, si sono concentrate in un punto dell’arenile raggiungibile percorrendo il vialetto dell’accesso a mare del camping Boschetto. In quell’area fronte camping militare a ridosso delle dune, sono state scavate nella prima mattinata alcune buche sul terreno sabbioso, piantati paletti e delimitate col nastro alcune aree che hanno attirato l’interesse degli specialisti milanesi che stanno seguendo le indicazioni della Squadra Mobile veneziana, avvalendosi nella ricerca di unità cinofile e costosissime apparecchiature all’avanguardia, capaci di rilevare le minime tracce anche a distanza di decenni. Nel pomeriggio la pista degli inquirenti si sarebbe invece spostata all’interno dell’ex base logistica, nella zona del camping e soggiorno militare di via Delle Batterie che ospita le toilette della struttura ricettiva dove all’epoca della scomparsa, 22 anni fa, sorgeva invece un bar.
Se nei prossimi giorni d’indagine emergessero conferme rispetto alle nuove rivelazioni che hanno spinto gli inquirenti a ricominciare le ricerche dalla ex base logistica, potrebbe aprirsi uno spiraglio per i parenti delle vittime di conoscere almeno il posto dove sono sepolte le due donne scomparse nel nulla dopo essere sbarcate a Ricevitoria di Treporti.
Oltre al campeggio militare di Ca’ Vio, tra i luoghi indicati nel tempo come possibili aree dove potrebbero essere rinvenute le salme delle due donne, c’è anche il residence costruito lungo via Selvatico a Punta Sabbioni all’innesto nel piazzale di Lio Grando, un complesso di villette a schiera a ridosso della ex base logistica di via Delle Batterie e infine la rampa di cemento del supermercato A&O lungo via Treportina a Ca’ Savio che proprio in questi giorni è stata abbattuta ed è stato aperto un cantiere. Gli ultimi due siti sarebbero accomunati dal fatto che nel giorno seguente e nei giorni immediatamente successivi alla sparizione congiunta di Paola Costantini e Rosalia Molin, avvenuta quel tragico 27 ottobre del 1991, le ditte costruttrici di entrambi i complessi avevano effettuato una gettata di cemento prevista dal capitolato che avrebbe potuto nascondere involontariamente per oltre vent’anni le due salme già prima occultate da ipotetici carnefici.
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