Buranelle scomparse, dalla Scientifica il nuovo input per le indagini

Dall'analisi dei reperti sequestrati all'unico indagato sono emersi elementi che oltre a dare nuovo impulso alle indagini, fanno imboccare una pista precisa agli investigatori. Le donne scomparse ventiquattro anni fa
Suicidio di un agente alla questura di Venezia
Suicidio di un agente alla questura di Venezia

VENEZIA. Scomparsa delle "buranelle", un nuovo imput alle indagini arriva dagli accertamenti eseguiti dalla polizia scientifica sui reperti sequestrati a Nicola Alessandro, 54 anni, l'unico indagato, reato ipotizzato duplice omicidio e occultamento di cadavere, per la scomparsa delle due donne. È indagato dall'ottobre dello scorso anno, quando gli agenti della Squadra Mobile di Venezia, gli hanno notificato l'atto con il quale la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip l'esame del DNA su oggetti e capi di abbigliamento che gli sono stati sequestrati negli anni successivamente alla scomparsa delle due ragazze. I nuovi metodi di analisi scientifica hanno permesso questo ennesimo colpo di scena. Sarà la volta buona?

Le due ragazze di Burano, Paola Costantini e la nipote Rosalia Molin (ex fidanzata di Alessandro), di 29 e 25 anni, sono scomparse il 27 ottobre del 1991, dopo essere scese dal vaporetto a Treporti. Avevano detto di voler andare a vedere un film al cinema a Jesolo. Non sono più tornate a casa. Di loro non si è saputo più nulla nonostante le indagini e le ricerche. Poi la svolta circa due anni fa quando, sulla scorta delle dichiarazioni di un poliziotto che aveva ricevuto una soffiata da un teste giudicato attendibile, il pregiudicato Umberto Manfredi fino a quel momento rimasto in silenzio, l'inchiesta è stata riaperta con il fascicolo sempre affidato al procuratore aggiunto Carlo Nordio.    

Carlo Nordio
Carlo Nordio

Dall'analisi dei reperti sono emersi elementi che oltre a dare nuovo impulso alle indagini, fanno imboccare una pista precisa agli investigatori.

Questi i reperti su cui su cui sono stati eseguiti gli accertamenti tecnico biologici: cappotto di colore nero; una giacca in stoffa a quadri; un paio di pantaloni di colore nero in cotone; un giaccone trapuntato di colore nero; un paio di scarpe di colore nero; dei granelli di sabbia rinvenuti all'interno delle tasche del giaccone; alcune foglioline essiccate di ciliegio trovate nelle tasche del giaccone; 4 capelli di colore nero lunghi 5 cm; due micro fibre di colore verde trovate sul cappotto; 3 capelli di colore castano chiaro rossiccio lunghi 12 centimetri rinvenuti sul cappotto; alcune fibre di colore rosso vivo rinvenute sul cappotto blu; una chiave a tubo marca Usag e numero 10 dello stesso tipo di quella rinvenuta nel bagagliaio della Fiat 126 di Rosalia Molinari; una chiave da serratura con piastrina in plastica riportante la scritta "WC 4 Zensci" è trovata nel cruscotto del furgone di Alessandro e di cui l'uomo non sa spiegare la provenienza.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia