Buranelle, raddoppiati gli sforzi Si scava alla ricerca dei corpi

Cavallino. Transennati dieci ettari di terreno, indagini concentrate nell’area del camping militare La squadra speciale, con il supporto dell’unità cinofila, al lavoro tra le dune dell’arenile
Di Francesco Macaluso

CAVALLINO. Secondo giorno di ricerche sulla spiaggia di Cavallino-Treporti delle buranelle Paola Costantini e Rosalia Molin scomparse nel 1991 e sforzi raddoppiati con il potenziamento della squadra di ricerca che passa da tre a sei unità. Il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio ha poi disposto il transennamento, con il nastro utilizzato per i sequestri, di circa 10 ettari di terreno privato e demaniale di Cavallino-Treporti. A tanto ammonterebbe il totale della superficie dei siti sull’intero territorio comunale che potrebbero nascondere i resti delle due donne le cui notizie mancano da 22 anni.

La parte visibile di questa scelta, che punta verso la massima riservatezza nelle indagini appena riaperte, è rappresentata da alcuni ettari di spiaggia dunosa già transennati dalla prima mattinata di ieri di fronte alla ex base logistica di Ca’ Vio dove si stanno concentrando le ricerche. È stata delimitata così la zona off limits all’interno della quale vigilano agenti della Squadra Mobile affinchè non avvengano accessi non autorizzati. Continua il massimo riserbo degli inquirenti sull’attività della squadra di Milano incaricata per l’indagine esplorativa perché specializzata nel rinvenimento delle minime tracce di salme sepolte da anni.

Intanto le attività di ricerca sono continuate anche ieri e come si diceva sono raddoppiati gli operatori impegnati, passando da tre a sei, con tanto di unità cinofila al seguito, che lavorano sotto la direzione della squadra mobile sul terreno ormai recintato fra le dune dell’arenile antistante il camping militare di via delle Batterie a Ca’ Vio. Fin dal primo mattino è stato infatti intensificato il campionamento di terreno sabbioso conseguente agli scavi in più punti all’interno delle dune in un’area ben precisa a poca distanza dalla cancellata di metallo che chiude l’accesso a mare della stazione militare dove già nella giornata precedente avevano iniziato i lavori di selezione dei materiali da racchiudere all’interno delle buste di nylon per poi sottoporli ad analisi. Nel pomeriggio le ricerche celate da occhi indiscreti sarebbero continuate, oltre che all’esterno nella spiaggia, anche nella zona centrale del camping militare dove sarebbe stato scavato e campionato il terreno nei pressi di una colata di almeno due tonnellate di cemento che risalirebbe al giorno successivo alla scomparsa della zia e della nipote.

Non sono stati comunicati tempi dell’indagine che potrebbe durare anche per settimane, forse interrotta solo dal maltempo. Se nei prossimi giorni emergessero conferme rispetto alle nuove rivelazioni che hanno spinto gli inquirenti a ricominciare le ricerche dalla ex base logistica, potrebbe aprirsi uno spiraglio per i parenti delle vittime di conoscere almeno il posto dove sono sepolte le due donne scomparse nel nulla dopo essere sbarcate a Ricevitoria di Treporti.

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