Buoni pasto rincarati «Il sindaco Brugnaro muto come un pesce»

I genitori scelgono l’ironia suggerita dal primo d’aprile per la terza protesta: martedì convocata la commissione

Banchi di pesci di tutte le specie e dimensioni hanno riempito ieri mattina le scuole di Mestre e di Venezia, coprendo porte, cancelli e muri degli istituti. È stata questa la terza forma di protesta per il rincaro dei buoni pasto organizzata dai genitori che, ancora una volta, chiedono un colloquio con il sindaco Luigi Brugnaro o con l’assessore alle Politiche Educative Paolo Romor.

Una risposta, seppure indiretta, è comunque arrivata: Martedì prossimo alle 16.30 a Ca’ Farsetti è stata fissata una commissione consiliare sulle refezioni scolastiche, aperta al pubblico. Il presidente della XI Commissione, riguardante in particolare le politiche educative e della famiglia, è il consigliere Matteo Senno, figlio di Gabriele Senno, l’amministratore delegato di Ames, la società partecipata del Comune che si occupa del servizio mense. Una circostanza che potrebbe creare qualche tensione all’interno della commissione che verterà proprio su questo argomento e, con molte probabilità, vedrà la partecipazione di alcuni portavoce dei genitori. Sarà questa l’occasione di un primo incontro tra amministrazione e genitori che contestano l’aumento del buono pasto che, nel giro di un anno, è passato da 3.55 euro a 4.25, con l’ultimo rincaro di 40 centesimi avvenuto con il commissario Vittorio Zappalorto e mai più rimosso.

Il punto cruciale è che l’aumento del buono pasto sembra sia dovuto al fatto che le famiglie pagano anche per chi è esente, aspetto che viene contestato in quanto il costo del servizio delle famiglie che non hanno reddito dovrebbe essere a carico dell’amministrazione. L’osservazione, fatta più volte, non ha mai avuto risposta dal Comune ed è per questo che i genitori, sentendosi presi in giro, hanno scelto come protesta il Primo d’aprile. Le migliaia di pesciolini disegnati dai bambini e ispirati al film «Alla ricerca di Nemo» dicevano: «Aumenti del buono pasto? Sindaco muto come un pesce» o, nel caso di Nemo e della smemorata Dorothy: «Noi non dimentichiamo le promesse» o «Tolto l’aumento del buono pasto? No, Pesce d’Aprile!».

Le foto dei pesciolini parlanti sono stati inviate tutte alla mail del sindaco ieri mattina, a testimonianza di quante famiglie attendono di essere chiamate. Oltre alla partecipazione delle scuole di Mestre, sempre in grande numero con Marghera e Chirignago come capofila, questa volta anche Venezia ha partecipato, disegnando un grande pesce messo in vista sul Canale Grande.

Vera Mantengoli

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