«Buoni mensa, difficile ricaricarli»

Proteste del Codacons. La sindaca Conte: «Servizio migliore»

QUARTO D’ALTINO. «Complicato e difficile ricaricare i buoni mensa per i bambini». A segnalare il disservizio è Luciano Ferro, responsabile del Codacons altinate: «Da settembre», spiega, «i bambini della elementare di Quarto che hanno rientro, mangiano nella mensa scolastica due volte a settimana. La ditta appaltatrice dei pasti ha rivoluzionato il sistema dei buoni mensa. L'anno scorso bastava comprare un blocchetto di carta con 10 buoni pasto, staccarne uno al momento del giorno di consumazione, quest'anno invece,il tutto avviene attraverso ricariche "pos" che al momento solo in qualche rivendita è abilitato. Tra queste la rosticceria in piazza, che però al mattino è chiusa e l’erboristeria». «Insomma con pochi punti di rivendita-ricarica dei buoni pasto», fa presente, «è complicato. Sappiamo che non ci sono problemi se non abbiamo ancora "ricaricato" perché anche l'amministrazione comunale è informata e quando "saranno attivi" verrà reso, però se questo è un sistema informatizzato, forse era meglio prima».

«Con il nuovo sistema», precisa la sindaca Silvia Conte, «ci sono più punti di ricarica di quanti erano i punti autorizzati alle vendita dei buoni cartacei, forse all’inizio la ditta ci ha messo un po’ di tempo, ma si è trattato solo dei primi giorni di scuola della fase per così dire di rodaggio. Tutti i bambini hanno goduto del pranzo, anche chi non aveva attivato il servizio. Adesso è a regime, perciò disagi non se ne sono più verificati». E ancora: «Si tratta di un sistema innovativo, che offre vantaggi alle famiglie». (m.a.)

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