Bullismo e droghe, il piano del prefetto

Le forze dell’ordine incontreranno oltre 2.200 studenti. Sms anonimi e sportelli. Sostanze, segnalazioni in aumento
Di Vera Mantengoli

Le forze dell'ordine possono dialogare con i giovani e diventare un punto di riferimento. Ieri mattina all'Istituto Turistico Algarotti, in occasione della presentazione del Protocollo d'intesa per la prevenzione ed il contrasto delle dipendenze giovanili da sostanze stupefacenti, gli studenti hanno incontrato il prefetto Carlo Boffi, il questore Angelo Sanna, il generale Alberto Reda della Guardia di Finanza e il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Lunardo.

Dialogo. Ognuno ha parlato ai ragazzi in maniera informale di quanto importante sia il momento della crescita, delle proprie scelte e responsabilità, della necessità di trovare un punto di riferimento per parlare dei propri problemi e di quanto il mondo della rete rappresenti una libertà, ma anche una trappola. «Oggi le forze dell'ordine sono viste come quelle con l'elmetto allo stadio o con i cani antidroga» ha detto il questore Angelo Sanna «Mentre, invece, quando capita che ci sia un incontro faccia a faccia si possono creare dei rapporti di fiducia. Il messaggio che vogliamo dare noi oggi è mostrare ai giovani chi siamo e cosa facciamo e dare la nostra disponibilità».

Protocollo. Gli incontri nelle scuole (13 in 54 istituti per un totale di 2.258 studenti coinvolti), verteranno sulle varie forme di disagio e saranno accompagnati dalla distribuzione di 5.000 volantini e di 100 manifesti, a cura della Città Metropolitana, ieri rappresentata dall'assessore comunale alle Politiche Sociali Simone Venturini. Gli slogan usati (“Non sei una spia!” o “La rete può fare male!”) hanno lo scopo di aiutare gli studenti a rompere quel muro di omertà che ancora oggi c'è quando i ragazzi sono testimoni di episodi di violenza o illegalità e temono di essere traditori, se ne parlano. Da novembre è attivo il numero 43002 della Questura a cui si può inviare un sms anonimo. Gli incontri verranno svolti dagli operatori della Polizia di Stato, del Comando Provinciale dei Carabinieri e di quello della Guardia di Finanza, dalla Polizia locale e dagli assistenti sociali della Prefettura, con il coordinamento dell'Ufficio Scolastico Territoriale e il supporto della Città Metropolitana. A San Donà e al Pacinotti di Mestre due momenti saranno rivolti ai genitori.

Bullismo. In particolare con i ragazzi si cercherà di portare alla luce il fenomeno del bullismo che nel 2016 ha riguardato una quindicina di casi. In realtà dietro al bullo o alla bulla c'è spesso una personalità fragilissima, una sorta di pulcino che ruggisce come un leone, ma che può ferire se non viene ascoltato. «Quando la famiglia è assente» ha detto la preside Concetta Franco «Ci sono più probabilità che emergano forme di bullismo, come è capitato addirittura in una scuola dell'infanzia. Le forme sono quelle dell'umiliazione, dell'isolamento, della prepotenza e della sottrazione dello spazio agli altri. Per legge da ora in ogni istituto ci sarà un docente di riferimento al quale i ragazzi potranno rivolgersi». Oltre a questo l'Ufficio Scolastico Provinciale ha attivato uno sportello per il bullismo (info www.ctsvenezia.it).

Sostanze stupefacenti. Ma c’è anche l'emergenza droga, un fenomeno che sta assumendo pericolose connotazioni sia per le diverse tipologie di sostanze utilizzate che per l'abbassamento dell'età dei consumatori. Secondo i dati della Prefettura nel 2016 sono pervenute 876 segnalazioni (710 per possesso di droga, 109 per uso) con un aumento di circa il 6% rispetto al 2015 di persone in possesso di sostanze. I maggiori consumatori per il 44% hanno più di 24 anni, per il 30% tra i 20 e 24 e il 24% ha tra i 15 e 19 anni, con un aumento della fascia dai 20 ai 24. La cannabis è la sostanza più usata ma sale il consumo di cocaina mentre cala quello di allucinogeni.

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