Bufera sul container affittato dal Comune

Chioggia. Pagati 90 mila euro per la struttura che ospita la segreteria scolastica quando vicino c’è l’ex casa del custode
CHIOGGIA. Mistero sull’ex casa del custode alla scuola primaria Chiereghin.


L’amministrazione comunale ha speso 90.000 euro per affittare dei moduli prefabbricati in cui spostare la segreteria dell’istituto comprensivo Chioggia 3 invece di utilizzare l’ex casa del custode che si trova nello stesso giardino, a pochi metri di distanza.


Nella casa vive una signora, ma la convenzione che regolava l’occupazione dell’immobile è scaduta nel 2011.


A sollevare il caso è la capogruppo del Partito Democratico Barbara Penzo contattata da molti residenti che si chiedono come mai non si utilizzino spazi già esistenti, che dovrebbero essere vuoti visto che il servizio del custode non c’è più da tempo.


«In effetti qualcosa non torna», spiega la Penzo, «ho tentato di avere risposte anche nell’ultimo Consiglio comunale, ma senza successo. Della cosa mi sto occupando da un certo tempo perché l’iter per arrivare ai prefabbricati è stato parecchio lungo, ma non riesco a capire la motivazione della scelta fatta. Ho chiesto anche un accesso agli atti per andare a fondo della questione. Ho scoperto che la casa, anche dopo la fine del servizio del custode, è rimasta abitata. Ci vive una signora che ha firmato una convenzione col Comune nel 2007, per quattro anni. La convenzione è scaduta, ma la signora ci vive ancora, senza corrispondere alcun canone di affitto».


La sistemazione dei prefabbricati ha attirato molto l’attenzione nelle ultime settimane. Gli uffici amministrativi del Chioggia 3, che da anni si trovavano in alcuni locali del Righi, dovevano essere trasferiti e avvicinati alle scuole di riferimento. L’amministrazione ha optato per la scelta di prefabbricati, sistemandoli sul lato est della Chiereghin. Sul lato ovest c’è invece l’ex casetta del custode. «La cosa stride ancora di più», spiega la Penzo, «perché a causa del calo demografico, dei pensionamenti e della riorganizzazione, gli istituti comprensivi di Chioggia passeranno da 5 a 3 e quindi si liberanno spazi per ospitare le dirigenze e gli uffici amministrativi e i prefabbricati (90.000 euro di affitto per tre anni) non serviranno più».


Nelle ultime settimane la giunta Cinque stelle ha avviato un censimento di tutti gli edifici pubblici affidati a privati o associazioni, passando al setaccio le convenzioni esistenti in cerca di anomalie o di canoni da adeguare.


«Alla luce di tutti questi controlli in corso», spiega la consigliera democratica, «vorrei capire come si colloca questo caso. Chiedo che ci siano delle verifiche e delle spiegazioni per permettere alla città di capire la logica di questa scelta che adesso come adesso appare incomprensibile».


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