Bufera Franceschini, Zaia: "Celentano è bravo ma pensi a fare il cantante"

Domenica 4 manifestazione Nograndinavi. Il Pd si spacca, vertici regionali e veneziani sulla posizione del ministro. Brugnaro: «La soluzione la troviamo noi, per fine mese il progetto»

VENEZIA. Adriano Celentano «è un grande cantante ed è bene che continui a fare il cantante». A dirlo, commentando la presa di posizione di del ’Molleggiatò sulle grandi navi a Venezia, il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Grande Dario!! È una saggia decisione quella di spazzare via i mostri da Venezia. Così la città si riprenderà, anche economicamente», aveva infatti commentato venerdì Adriano Celentano l’uscita del ministro Franceschini sull'allontanamento delle grandi navi dalla laguna: «Non è quello il modello di sviluppo», ha detto Franceschini, «a Venezia le navi potranno arrivare ma come hub meglio utilizzare il vecchio porto di Trieste».. Celentano aveva definito nel suo blog «ipocrita» la posizione del governatore Zaia che denuncia la perdita di posti di lavoro.

E ora Zaia replica: "La collaborazione tra i porti di Venezia e di Trieste ci deve essere, ma senza svuotare
Venezia della crocieristica che cuba 400 milioni di euro". "La nostra posizione è chiara - ha spiegato Zaia, intervenendo sabato mattina a margine di una inaugurazione a Casale sul sile  - Non vogliamo rinunciare alla crocieristica. Siamo a favore della fuoriuscita delle grandi navi dal bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca come prevista dal decreto ministeriale, ovvero per le navi sopra le 40mila tonnellate. Non rinunciamo a 3000 posti di lavoro e ad un fatturato di oltre 400 milioni di euro".

Costa, albergatori, Venice Cruise, Assoagenti : «Le grandi navi restino in Marittima»
Interpress/Mazzega Scottolin Venezia, 29.09.2014.- Sala San Leonardo, Assemblea su Adeguazione via acquea dai accesso alla stazione marittima di Venezia. Canale Contorta..- Nella foto Paolo Costa -

La frase di Franceschini ha riaperto la mai risolta “guerra” tra i fautori della croceristica e i difensori della laguna: per domenica 4 ottobre, intanto, il comitato NoGrandiNavi chiama una volta di più alla mobilitazione: l'appuntamento è per le 15.30 di domenica, alle Zattere, con cartelli, fischietti, striscioni e materiali informativi, contro il progetto Tresse-Vittorio Emanuele voluto dal sindaco Brugnaro, sostenuto ora anche dal presidente del Porto Costa (dopo la bocciatura dello scavo del Contorta) e da una parte del Pd.

Pd si è spaccato in due. Contro Franceschini il sottosegretario Pierpaolo Baretta, la capogruppo in Regione Alessandra Moretti, i vertici del Pd veneziano, gli esponenti di Cgil e Cisl, gli industriali. E anche il sindaco Brugnaro. «Dal Pd locale parole di buon senso», dice Luigi Brugnaro «e poi sulle navi decidiamo noi. Io sono la città, i veneziani mi hanno eletto. Le navi devono restare a Venezia. Entro il mese consegneremo il progetto per farle arrivare in Marittima dalle Tresse e dal Vittorio Emanuele. I contrari? Sono solo i centri sociali, ma devono mettersi in testa che hanno perso le elezioni». Per il mantenimento delle navi anche l’Ascom. «Le decisioni le dobbiamo prendere in città, non con il politico di turno», dice il presidente Roberto Magliocco.

Pro ministro invece altri esponenti nazionali del Pd, tra cui la vicesegretaria e governatore del Friuli Deborah Serracchiani, il capogruppo alla Camera Rosato, come già il capogruppo in Senato Luigi Zanda. «Il Pd veneziano ha perso le elezioni ed è stato sconfessato dal suo governo sulle navi», dice Andreina Zitelli, ex componente della commissione Via del ministero e iscritta al Pd, se ne devono andare. Il prossimo congresso dovrà misurare i programmi e non gli organigrammi e i posti». Il comitato Ambiente Venezia plaude alla sortita del ministro e attacca il sindaco Brugnaro e i sindacati. «Assistiamo a un intreccio consociativo utilitaristico tra istituzioni, imprenditoria e vertici sindacali», scrive il portavoce Luciano Mazzolin, «Basato su una visione corporativa e vecchia dello sviluppo». Noi diciamo no». E domenica pomeriggio alle Zattere il comitato ha annunciato un presidio contro le grandi navi e lo scavo di nuovi canali in laguna.

L’uscita di Franceschini non è stata causale. Il ministro dopo mesi di silenzio ha scelto una platea internazionale dedicata al “turismo sostenibile” per lanciare l’affondo sulla croceristica e su «questo modello sbagliato di sviluppo turistico». Stessa posizione della sottogretaria Ilaria Borletti Buitoni, che ha ottenuto il plauso di Italia Nostra. «Finalmente una voce a tutela della città», dice l’associazione. Che si augura una decisione «non succube di interessi di parte fortissimi, com’è avvenuto per il Mose». «Siamo sotto gli occhi del mondo», conclude Italia Nostra, «il governo deve prendere la decisione migliore per Venezia. Chiediamo che si faccia presto uno studio per stabilire quale sia la soglia massima di compatibilità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia