Brussa, scattano le multe a carico di nove nudisti

Caorle, blitz della Polizia locale: due austriaci e sette italiani pagheranno 50 euro a testa  
MORSEGO FGAVAGNIN LA SPIAGGIA DELLA BRUSSA
MORSEGO FGAVAGNIN LA SPIAGGIA DELLA BRUSSA

CAORLE. Nudismo, nove persone multate in Brussa dalla polizia locale di Caorle. Il personale del nucleo servizi nautici del comando, nelle giornate di martedì e mercoledì, è sbarcato in spiaggia dopo alcune segnalazioni pervenute nei giorni precedenti da parte di alcuni utenti.

Il controllo ha portato a elevare complessivamente 9 sanzioni da 50 euro ad altrettante persone identificate: due stranieri, provenienti dall’Austria, e sette italiani, rispettivamente delle province di Milano, Padova, Venezia e Treviso. . I turisti in questione sono stati sorpresi completamente nudi sulla spiaggia, pratica vietata.

A Caorle, stando infatti al nuovo regolamento comunale di sicurezza e polizia urbana, il naturismo non è consentito non solo in Brussa ma su tutto l’arenile, dove si deve sempre indossare il costume. I controlli sul fenomeno nudismo, fanno sapere dal comando della polizia locale di Caorle, proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Il naturismo è ancora un tabù sul litorale. Jesolo, alla laguna del Mort al confine con Eraclea, ha provato a essere tollerante anche se ci sono stati controlli e tensioni e la polizia locale ha fatto smantellare alcune capanne in legno dal dubbio utilizzo. È vero che non ci sono state multe ai naturisti che affollano la spiaggia sul litorale, ma il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha più volte sottolineato che il naturismo non è consentito, lasciando intuire che controlli e sanzioni sono dietro l' angolo, o meglio dietro la pineta.

Perplesso il presidente dell'associazione 3VeNat Daniele Bertapelle che a inizio stagione aveva messo in guardia i naturisti e tutti gli appassionati di tintarella integrale.

Il Veneto ha infatti una legge sul naturismo approvata, ma è tra le poche regioni a non avere una spiaggia autorizzata dopo l'esperienza di un tratto a Jesolo. Ai tempi del sindaco Francesco Calzavara e dello stesso Bertapelle era stata permessa questa spiaggia alla laguna del Mort con servizio di salvataggio.

Poi più nulla, anche per le difficoltà di organizzare servizi e sicurezza in una spiaggia isolata e complessa da raggiungere. Ora Calzavara, consigliere regionale, ha proposto la Brussa come spiaggia naturista gestita dalla Regione con Veneto Agricoltura. Ma le multe ci riportano alla realtà.

«Purtroppo avevamo avvertito tutti» dice il presidente Bertapelle «a inizio estate. Non ci sono spiagge autorizzate e i controlli comportano sanzioni amministrative che bisogna pagare e poi eventualmente presentare ricorso. Non ci sono altre strade da percorrere in questo momento. La proposta di Calzavara ci vede concordi perché sarebbe una soluzione concreta e alla portata. Ci vorrà tempo, ma confidiamo sia realizzabile. Intanto ricordo ancora a tutti che il naturismo in Veneto non è consentito e che ci sono sanzioni amministrative e non più provvedimenti di natura penale. Chi è sanzionato dovrà subito pagare».

E questo è accaduto in Brussa. —
 

 

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