Brunetta, nuova chiamata a Brugnaro

Il capogruppo Fi alla Camera telefona all’imprenditore: «A Venezia si può battere Casson con uno schieramento allargato»

VENEZIA. Evocato in quasi tutti i discorsi, sia nel centrodestra come nel centrosinistra, l’imprenditore Luigi Brugnaro, patron di Umana e della Reyer, possibile prossimo candidato del centrodestra alla poltrona di sindaco da contrapporre a Felice Casson, vincitore delle primarie, continua per ora a tacere. «Nulla da dichiarare», dicono dal suo staff.

Ma domenica sera l’imprenditore ha a lungo parlato al telefono con Renato Brunetta, capogruppo alla Camera di Forza Italia. «Abbiamo parlato al telefono della vittoria di Casson alle primarie. Ci eravamo visti invece un mese fa a Roma ma questo lo sapete già», spiega Brunetta. Che non si sbilancia, con sapienza, nel dire che il presidente della Reyer sarà il candidato sostenuto da Forza Italia. Ma dice molte cose sulle elezioni comunali a Venezia. La vittoria di Casson? Brunetta spiega: «Ampiamente prevista da me. Penso sia il segno dei tempi: un candidato espressione di fondamentalismo e giustizialismo che rappresenta la minoranza della sinistra, minoranza del Pd. E ora si apre una grande opportunità per il centrodestra e per quella parte del centrosinistra che non si riconosce nel fondamentalismo espresso da Casson. Perché con Casson a vincere, alla fine, sono centri sociali, Sel, Rifondazione, e non credo che questa sia la posizione maggioritaria in città».

Renato Brunetta durante la conferenza stampa nella sala Aldo Moro della Camera dei deputati, Roma, 18 giugno 2014. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Renato Brunetta durante la conferenza stampa nella sala Aldo Moro della Camera dei deputati, Roma, 18 giugno 2014. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Brugnaro sarà il candidato del centrodestra? «Abbiamo visto tante disponibilità in queste settimane e a tutti coloro che si sono messi a disposizione va detto grazie, perché si tratta di risorse importanti. Ora serve fare reset, alla luce dei risultati delle primarie del Pd, e mettere un punto fermo», dice Brunetta. «Con partiti, movimenti e civiche serve fare sintesi e poi convergere dal punto di vista politico su un candidato. Credo che siamo vicini: ci sono tutte le condizioni».

E al governatore Zaia che invita il centrodestra veneziano a legarsi alla sua campagna elettorale, replica spiegando che Forza Italia non è mica subalterna al Carroccio. «Nessuna subalternità. Si tratta di fare l'alleanza giusta. A Zaia dico che serve equilibrio e responsabilità: si vince in Veneto e a Venezia se non si punta sugli egemonismi, altrimenti il rischio è perdere e sarebbe una autentica iattura, soprattutto per la Lega di Zaia e Salvini. In Veneto per vent'anni abbiamo governato bene con la Lega. A Venezia si può vincere ma serve di più: serve uno schieramento più vasto, che vada oltre il centrodestra. E serve un candidato che sappia parlare a tutta la città, a quella parte di città, la maggioranza, che rifiuta il fondamentalismo di Casson. A Venezia, lo ribadisco, serve di più. Un candidato che sappia parlare al centrodestra quanto a quella parte di centrosinistra che non si riconosce in Casson». Stasera il centrodestra veneziano, con alcune defezioni (Malgara e Zaccariotto) si riunisce nel tentativo di trovare una sintesi su un candidato unitario. Che potrebbe proprio essere Brugnaro, viste l’identikit tracciato da Brunetta. Ieri sera si è riunita anche Forza Italia. «Se vuole candidarsi sarebbe però bene che lo dicesse chiaramente», avvisa il coordinatore comunale Fi, Roberto Ferrara.

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