«Brunetta antiestetico per Venezia»

Le dichiarazioni di Gino Strada (Emergency) scatenano la polemica. Il capogruppo replica: «Affermazione vergognosa»
Il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto in una foto di archivio di giugno 2011. Oggi Cicchitto ha lamentato che sull'abbattimento del debito '' si è sviluppata una discussione che si è incentrata soltanto sul problema del condono. Su di esso - ha aggiunto - si sono concentrate le polemiche che non ci intimidiscono affatto per cui non ritiriamo la questione ''. giugno 2011 a Roma. ANSA / ALESSANDRO DI MEO
Il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto in una foto di archivio di giugno 2011. Oggi Cicchitto ha lamentato che sull'abbattimento del debito '' si è sviluppata una discussione che si è incentrata soltanto sul problema del condono. Su di esso - ha aggiunto - si sono concentrate le polemiche che non ci intimidiscono affatto per cui non ritiriamo la questione ''. giugno 2011 a Roma. ANSA / ALESSANDRO DI MEO

VENEZIA. Una bocciatura “estetica” di Gino Strada su Renato Brunetta fa adirare il Pdl e lo stesso attuale capogruppo veneziano alla Camera del partito. Il tutto nasce da una risposta, non certo delle più felici, del fondatore di Emergency, uomo di sinistra, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”: «Alle ultime elezioni non ho votato perché ero a Los Angeles. Faccio una confessione: ho votato una volta sola negli ultimi decenni. In quell’occasione, nel 2010, votai alle amministrative di Venezia (di cui il chirurgo e fondatore di Emergency è cittadino da tempo, ndr) e, in quell’occasione, come sindaco, optai per Orsoni perché ho semplicemente pensato che Brunetta fosse esteticamente incompatibile con Venezia. Secondo me lui non c’entra niente con Venezia».

Ovviamente la replica di Renato Brunetta non si è fatta attendere e non è stata meno tenera. Strada, infatti, è stato paragonato a un medico tedesco degli anni Trenta: «Anche nella Germania degli anni Trenta c’erano medici, colleghi del dottor Strada, che esprimevano opinioni estetiche simili a quelle espresse dal fondatore di Emergency. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. E da vergognarsi».

Sulla falsariga di Brunetta, altrettanto pesante è stata la replica di Fabrizio Cicchitto, ex capogruppo alla Camera del Pdl a Gino Strada, indicato dal Movimento 5 Stelle come possibile nome per la Presidenza della Repubblica: «Ho letto quello che il dottor Strada ha detto di Renato Brunetta. Mi sembra che la sua continuità con il dottor Mengele sia perfetta. Per cui si afferma l’organicità di un preciso filone culturale la cui traduzione politica ha esercitato una grande influenza in vaste zone dell’Europa negli anni Trenta e Quaranta».

Sull’argomento è intervenuto anche l’ex ministro alle Pari opportunità e portavoce dei deputati del Pdl, Mara Carfagna: «Saremmo grati al dottor Gino Strada se imparasse a contenere le proprie affermazioni nei limiti della buona educazione e del rispetto della persona. Le sue affermazioni su Renato Brunetta sono irricevibili, oltre che di cattivo gusto: le valutazioni di carattere estetico sulle persone, purtroppo per lui, sono tipiche di chi non ha argomenti. Spiace che un uomo che tutti gli italiani stimano per le sue importanti iniziative umanitarie sia scivolato su una battuta decisamente poco umana».

Sempre nel corso della stessa trasmissione, Gino Strada ha spiegato come vede la sua candidatura a presidente della Repubblica, formulata da Paolo Becchi, intellettuale vicino al M5S. «La politica farà le sue scelte, io non ho chiesto nulla a nessuno e nessuno ha chiesto nulla a me. Per rispondere “sì mi piacerebbe”, in questo momento, bisognerebbe essere un masochista che dovrebbe essere mandato in ospedale per un visita urgente». (d.v.)

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