Brugnaro: «Tempi bui per il Paese, ma c’è qualcosa di nuovo»

Il poeta-operaio spera in un’alleanza Pd-M5S. «Cambiamento a portata di mano, facciano insieme le leggi che vogliono, più che mai necessarie»

di Gianni Favarato

MARGHERA. Di poesie, ultimamente, ne scrive poche. «Perché», dice Ferruccio Brugnaro, ex operaio e delegato sindacale del Petrolchimico e autore di poesie tradotte in tutto il mondo «in tempi così bui e senza più lotte per cambiare noi stessi e il mondo, rischierei di scrivere versi troppo tristi». Ma prima o poi l’ispirazione gli tornerà, perché, aggiunge: «malgrado la terribile situazione che sta attraversando il mondo del lavoro, sono convinto che una via d’uscita si troverà e sarà qualcosa di nuovo, forse quel cambiamento che da tempo stiamo aspettando. Un cambiamento che possa ridare fiducia nelle istituzioni attraverso la partecipazione dei cittadini». Lui alle ultime elezioni ha votato Rivoluzione Civile di Ingroia e, come sempre, ha perso. Ma non dispera. «Anzi», dice, «sono convinto che l’arrivo nella scena politica del Movimento 5 Stelle può innescare quel cambiamento che tanto cerchiamo e che riguarda non solo la politica e i politici ma anche ognuno di noi, chiuso fin troppo nei suoi egoismi da una società che ha fatto del consumismo e dell’apparenza il suo idolo e ora comincia a pagarne le conseguenze». Di poesie ne ha scritte tante quando era in fabbrica, alla Montedison stampate con il ciclostile e distribuite ai suoi compagni di lavoro. «A quei tempi c’erano grandi lotte che coinvolgevano tanta gente e sono riuscite a conquistare diritti sul lavoro che oggi un po’ alla volta stanno cancellando» dice Ferruccio nel suo studio pieno di libri e ricordi «adesso, invece, si lotta solo per difendere il lavoro e i diritti che il grande capitale finanziario ti vuole togliere per fare sempre più profitti sulle spalle ti vogliono togliere per continuare a fare profitto alle spalle del lavoro». Lui è sempre stato un uomo di sinistra, ma oggi è costretto ad ammettere che la sinistra italiana, malgrado le grandi lotte del passato «non è riuscita a fare i cambiamenti che ha promesso ai lavoratori e ai giovani che quel lavoro oggi non riescono a trovarlo tanto facilmente e se lo trovano è di sicuro precario, malpagato e con pochi diritti». «Siamo dentro una strettoia piena di insidie, ma sono convinto che ne possiamo uscire bene con un vero rinnovamento», conclude, «spero che i giovani dell’MS5 non buttino via l’opportunità che abbiamo di cambiare ciò che andava cambiato già da un pezzo. Spero che accettino la proposta del Pd e Vendola di fare le leggi che anche loro vogliono e che oggi sono più che mai necessarie all’Italia».

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