Brugnaro scarica Casson «Meglio una lista fucsia»

Chioggia. Il sindaco di Venezia dopo mesi di ammiccamenti inverte la rotta Il primo cittadino in carica: «Si preoccupi della sua città, invece di intromettersi»
Di Elisabetta B. Anzoletti
Conferenza di Luigi Brugnaro candidato sindaco
Conferenza di Luigi Brugnaro candidato sindaco

CHIOGGIA. Brugnaro scarica Casson. Il sindaco di Venezia, a Chioggia mercoledì per conoscere gli imprenditori di ChioggiaViva ha dato piena disponibilità a sostenere una lista fucsia per le prossime amministrative, ma ha anche detto senza giri di parole che il sindaco uscente Giuseppe Casson non è più il nome migliore su cui puntare. Un colpo di scena, arrivato a sorpresa dopo mesi di particolari sintonie tra Brugnaro e Casson.

Che ChioggiaViva si stia muovendo per avere un ruolo attivo nelle prossime elezioni non è una novità. Da settimane si parla di una civica e di un possibile candidato espresso dal mondo dell'imprenditoria proposto con insistenza anche ai partiti, Pd in primis. Ma nessuno immaginava che arrivasse Brugnaro a sconvolgere le carte in tavola. Il sindaco di Venezia ha catturato con facilità l'attenzione del pubblico (una cinquantina di imprenditori e liberi professionisti), ha parlato della sua esperienza, dell'entusiasmo di mettersi in gioco e della chance anche per Chioggia di avere un sindaco imprenditore. Un lungo discorso nel quale ha spiegato di non ritenere più che Casson sia ricandidabile, di aver trovato resistenze nelle segreterie provinciali dei partiti del centrodestra su una possibile convergenza sul suo nome. Ha però rinnovato la disponibilità a dare una mano, anche concreta, per creare una lista fucsia (quella con cui ha vinto a Venezia), aprendo le porte a ChioggiaViva. Qualcuno tenta di smorzare la portata delle sue parole, ma la platea ha ben recepito il messaggio.

«E' stato un bell'incontro», spiega Carlo Alberto Tesserin, che tre mesi fa aveva chiesto a Brugnaro di incontrare ChioggiaViva offrendosi di fare da mediatore, «si è parlato molto del ruolo dell'imprenditoria, dei problemi di Chioggia. Non ho lesinato nella mia presentazione anche qualche provocazione, spiegando che Chioggia non vuole subire le scelte di una Città metropolitana che rischia di sbilanciarsi verso il Veneto orientale. Brugnaro ha espresso delle perplessità sul nome di Casson, ma non credo che i giochi siano chiusi».

Ne è convinto anche il diretto interessato. «Non mi risulta che Brugnaro sia stato così categorico», sostiene Casson, «comunque credo che dovrebbe occuparsi di Venezia e della Città metropolitana, lasciando che siano i chioggiotti a decidere le loro sorti amministrative. Rinnovo la stima per la sua figura istituzionale, con cui mi ritrovo spesso in sintonia, ma credo che dovrebbe starsene fuori dagli scenari elettorali».

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