Brugnaro-Lega Nord: oggi si sottoscrive l’intesa

In via Aleardi è atteso il commissario Dozzo. Il Carroccio chiude la porta in faccia alla Zaccariotto. Il padrone di "Umana" agli elettori: «34.805 grazie, avanti per un’impresa comune»
Luigi Brugnaro e Gian Angelo Bellati
Luigi Brugnaro e Gian Angelo Bellati

MESTRE. Per vincere al ballottaggio, spiega Luigi Brugnaro in un messaggio di ringraziamento ai 34.805 cittadini che lo hanno votato al primo turno «serve anche il contributo di chi con coraggio si è messo in gioco in questo primo turno delle elezioni fuori dallo schieramento che ha sostenuto la mia candidatura, giocando la propria partita con lo stesso obbiettivo di segnare la necessaria discontinuità rispetto quel blocco sociale che ha portato il Comune allo sfascio e la gente neanche più alla rabbia, ma peggio ancora alla rassegnazione».

L’imprenditore mestrino, nel suo messaggio ribadisce un concetto espresso anche nei primi commenti all’esito delle urne, che lo vedono sotto di circa 10 punti nella corsa contro Felice Casson. «Il mio pensiero va anche a loro e ai cittadini che con il voto ne hanno condiviso la proposta: perché il loro impegno è il mio impegno e perché assieme, questa sfida, può diventare "un'impresa comune"». Un messaggio all’unità di quel centrodestra che al primo turno si è presentato diviso, insomma. Brugnaro, come suo stile, si rivolge agli elettori e non ai partiti. L’altro ieri ci aveva ribadito che l’unico apparentamento che lo «interessa è quello con i cittadini». Nel suo messaggio di ringraziamento spiega che l’obiettivo è «quel grande progetto di cambiamento che le Città di Venezia non possono più attendere per poter voltare pagina dopo anni di disastro economico e sociale. Per sconfiggere il partito del no, contrario sempre e comunque a tutto, serve il contributo di ognuno, in maniera trasversale, fuori dalle logiche e dagli schemi delle appartenenze partitiche di vecchio stampo».

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Ieri Brugnaro non avrebbe incontrato partiti, anche se le voci si sono rincorse. «Solo con cittadini», ribadisce lo staff. Ma pare chiaro all’orizzonte un patto con la Lega Nord che ha sostenuto Gian Angelo Bellati (quasi 14.500 voti). Diecimila e 800 voti sono il pacchetto che porta in dono il Carroccio veneziano. Dopo il via libera di Salvini, oggi pomeriggio in via Aleardi arriva il commissario Giampaolo Dozzo, per l’imprimatur finale alla intesa che la Lega di Alberto Semenzato vuole sottoscrivere con Brugnaro. «Un apparentamento ufficiale con una intesa su più punti da sottoscrivere», dice il segretario provinciale. «Innovazione, trasparenza, buona amministrazione sono i cardini», precisa Gian Angelo Bellati. E la Zaccariotto? Semenzato declina subito l’ipotesi: «Tagliata fuori. Anche Fratelli d’Italia si è accorto tardi di aver sostenuto il cavallo sbagliato e ora puntano verso Brugnaro». L’attrito resta fortissimo tra l’ex presidente della Provincia e il suo ex partito, forte come uno sbarramento alla alleanza con Brugnaro, ma l’imprenditore, che rivendica la sua libertà d’azione dai partiti, potrebbe sparigliare le carte anche se la Zaccariotto finora resta fredda, E in silenzio. Bellati oggi alla riunione con il Carroccio ci sarà. Nel frattempo riflette se entrare o meno in consiglio comunale: «Sto valutando se esserci. E dipende se ci sarà una serena rivoluzione o meno».

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