Brugnaro deluso da Scarpa & C. ma la lista prova a ricompattarsi
Non avrebbe preso bene da Londra (dove si trova in questi giorni) Luigi Brugnaro la lettera aperta che la corrente dei quattro consiglieri fucsia - Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Giancarlo Giacomin e Ciro Cotena - gli avrebbero indirizzato rimproverandogli il sì al referendum che avrebbe disorientato gli elettori della lista del sindaco, ma anche possibili accordi sotto traccia con il Pd e ritardi nello svolgimento del programma, dai tagli di spese a quelli del personale, dalla gestione delle società partecipate alla riorganizzazione della “macchina” comunale.E se il sindaco sarebbe più deluso che arrabbiato dall’esternazione del “gruppo dei quattro”- secondo chi l’ha sentito - a cercare di spegnere sul nascere ogni polemica ci prova il suo neocapogruppo Alessio De Rossi, che ha preso il posto di Maurizio Crovato, dimessosi proprio per incomprensioni con il primo cittadino.
«A quanto mi risulta», esordisce De Rossi, «non c’è alcun “mal di pancia” nella lista Brugnaro, ma convocherò comunque una riunione di gruppo per discutere anche di quanto scritto da Scarpa, Serena, Giacomin e Cotena. Per quanto riguarda possibili avvicinamenti al Pd, posso ribadire quanto sempre dichiarato dal sindaco e cioè di non essere né di destra, né di sinistra. La Lista Civica Brugnaro Sindaco ha sempre lavorato per tutelare gli interessi della Città e, in un anno e mezzo, con quasi tutti noi nuovi ed estranei alla macchina comunale e con un'eredità disastrosa pari a 800 milioni di debito, abbiamo impresso un passo nuovo che sta dando risultati tangibili e che saranno sempre più evidenti. Questa è la nostra forza: non le correnti o quelle strategiche e opportunistiche divisioni che odorano di un vecchio modo di fare politica. Il mio appello, quindi, va ad ogni consigliere eletto nella Lista Brugnaro Sindaco affinché lavori per mantenere tutto il gruppo unito e compatto. Discutiamo all'interno del gruppo e non disperdiamo energie».
«La posizione di Scarpa e degli altri consiglieri è incomprensibile», commenta Maurizio Crovato, «ma non si può tenere i piedi in due staffe: restare in Lista e criticare continuamente l’operato del sindaco e della maggioranza. Se non sono convinti dell’azione della Giunta e di Brugnaro entrino nel Gruppo Misto. Quanto al rapporto con il Pd, c’è stata solo una collaborazione proficua con il Governo e con i suoi esponenti sul territorio».
Dal Pd la consigliera comunale Monica Sambo commenta: «Che ci sia un malessere all’interno della lista Brugnaro è ormai evidente, anche perché assessori e consiglieri non hanno alcuna autonomia ma devono solo applicare le direttive del sindaco. Basta ricordare le dimissioni di Maurizio Crovato da capogruppo o il voto in dissenso dalla Giunta di diversi consiglieri fucsia sul nuovo regolamento sulle biciclette in centro storico, con turbolenta riunione successiva. Capisco dunque l’esternazione di Scarpa e degli altri consiglieri. Ma non c’è nessuna trattativa in atto di Brugnaro con il Pd: noi siamo e restiamo all’opposizione, anche se nel caso siano presentati provvedimenti condivisibili e nell’interesse dei cittadini, siamo pronti a votarli senza problemi».
Enrico Tantucci
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