Brugnaro: «Coraggio, puntiamo alla prossima»

AMALFI. «Ragazzi, coraggio. Lo sport è così. Puntiamo alla prossima». Il sindaco Luigi Brugnaro è appena sbarcato dalla motonave delle autorità che ha seguito la regata dei galeoni. È venuto ad Amalfi nel pomeriggio di ieri, proveniente da Napoli dove aveva incontrato il candidato sindaco del centrodestra Lettieri. «Avere una città sicura serve per attirare investitori stranieri» ha detto «Napoli deve essere rilanciata a livello internazionale e Lettieri sa come fare. Lo conosco dai tempi di Confindustria un imprenditore serio e capace come me, un padre di famiglia che ha fatto tanti sacrifici e che ha sempre lavorato con il sudore della fronte».
Tornando al Palio sorride e scherza su «chi avrà mai portato la nera», accanto al sindaco di Amalfi Daniele Milano raggiante per la vittoria. Ma la delusione è tanta. L’equipaggio favorito, alla fine alla fine è arrivato ultimo. «Tra i primi quattro, come la Reyer» scherza qualcuno.
«Queste condizioni di mare non ci hanno favorito», commenta poi, «le onde dove i nostri non erano abituati hanno cambiato la tecnica di gara».
L'arrivo del #paliorepubblichemarinare , vince #Amalfi. Bravi tutti. Ci rifaremo! 😀 pic.twitter.com/9aNZuP4xXf
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) June 12, 2016
Penalizzante anche il numero d’acqua. «Bisogna cambiare quella nuova regola. I numeri d’acqua vanno estratti». Una stretta di mano a tutti, parole di conforto all’allenatore Alberto Vianello, tristissimo sulla banchina per l’inaspettata prestazione negativa degli atleti veneziani.
Poi il sindaco accompagnato dal suo staff è ripartito per Napoli da dove con il suo aereo privato è rientrato a tarda sera a Venezia. Sicuramente non si aspettava di assistere a una gara del genere dopo tre successi consecutivi. E al momento delle premiazioni il sindaco ha ceduto la fascia tricolore al suo delegato alla Voga Giovanni Giusto. «È andata così», allarga le braccia.
Risuonano le parole pronunciate la sera prima nella piazzetta di Atrani dal capovoga di Amalfi, l’olimpionico Luigi Lucibello. «Chi canta vittoria aspetti la fine della gara», aveva detto rivolto ai veneziani, dati da tutti per favoriti viste le premiazioni in allenamento.
«Non riusciamo a capire, ma qualcosa si è rotto» , commenta a riva l’allenatore Mauro Serena, «da ieri a oggi l’equipaggio si è trasformato. Non siamo mai stati in competitivi». (a.v.)
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