Brugnaro convoca il Porto per la conca di navigazione e le crociere a Marghera

Rispunta l’off shore per le navi commerciali. Santi e Olivetti: «La soluzione è quella». I sindacati: «Ci sono 21 mila lavoratori che vanno tutelati»
Lavori per il MO.S.E. Bocca di Malamocco, foto aerea, laguna di Venezia 19-06-2014
Lavori per il MO.S.E. Bocca di Malamocco, foto aerea, laguna di Venezia 19-06-2014

VENEZIA. La conca di navigazione da sistemare. Il porto da difendere. Il Comitatone da convocare al più presto per «dare il via alla soluzione Marghera per le navi da crociera».

Incontro “operativo” convocato ieri dal sindaco Luigi Brugnaro alla presenza delle categorie dei lavoratori portuali, agenti marittimi e sindacati. Ma anche del Provveditore alle Opere pubbliche Cinzia Zincone, della Capitaneria e della soprintendente Emanuela Carpani.

«Il porto deve rimanere la prima industria della città», attacca il sindaco. Scopo dichiarato della riunione è quello di trovare suggerimenti e proposte da avanzare per la fase di gestione del Mose. L’economia portuale non dovrà soffrirne.

Brugnaro si candida a «coordinare» i soggetti che hanno interesse a sostenere il porto. Rilancia la soluzione dell’off shore, l’avamporto in mare per le navi commerciali, progetto lanciato da Paolo Costa, scartato dal ministro Del Rio. Raccoglie le osservazioni degli operatori.

«Dobbiamo avere una conca di navigazione operativa il prima possibile», dice Filippo Olivetti, «dopo queste tre alzate del Mose i costi e i disagi sono stati tanti, rischiamo che il porto non sia più competitivo». «Via alla soluzione temporanea dele crociere per Marghera», rincara Alessandro Santi. «21 mila lavoratori attendono risposte», dice il sindacalista Marino de Terlizzi. Zincone annuncia che per aggiustare la conca ci vorrà almeno un anno. E che il Comitatone si riunirà ai primi di novembre. —



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