Brugnaro, 294 delibere in otto mesi

Le più importanti su bilancio, vigili e deleghe alle Municipalità. Il commissario Zappalorto in 11 mesi ne aveva approvate 596
Di Enrico Tantucci
Interpress/Gf Tagliapietra. 17.06.2015.- Cambio delle consegne tra il comissario Zappalorto ed il sindaco Luigi Brugnaro
Interpress/Gf Tagliapietra. 17.06.2015.- Cambio delle consegne tra il comissario Zappalorto ed il sindaco Luigi Brugnaro

Più “produttiva” per la città, sulla base dei numeri, la giunta commissariale di Vittorio Zappalorto che quella politica e regolarmente eletta di Luigi Brugnaro, almeno per il momento.

È un semplice riscontro numerico - e non quindi un giudizio di merito - che scaturisce però confrontando al momento attuale le delibere di Giunta approvate durante la gestione commissariale di Zappalorto e quelle licenziate invece con il governo del nuovo sindaco.

Sulla base infatti delle delibere di giunta - gli atti veramente rappresentativi di un’Amministrazione, perché le determine dirigenziali sono invece provvedimenti, pur esecutivi, che riguardano però i dirigenti - “caricate” fino ad oggi dall’Archivio informatico del Comune, il confronto è nettamente favorevole al periodo commissariale.

In undici mesi di governo, la Giunta Zappalorto ha infatti approvato 596 delibere. In un periodo leggermente più breve, di soli otto mesi, la Giunta Brugnaro ne ha invece approvate 294, circa la metà. Guardando alla media mensile, nel periodo Zappalorto si “sfornavano” 54 delibere contro le 37 dell’attuale gestione Brugnaro. E ogni settimana - visto che la Giunta si riunisce in genere settimanalmente - sono state oltre 13 le delibere approvate nel periodo commissariale e circa 9 invece con la Giunta del nuovo sindaco.

Una differenza numerica che non può essere imputata alla gestione più verticistica, e quindi teoricamente più rapida nelle decisioni, del periodo del commissario, perché anche la Giunta Brugnaro è assolutamente compatta e le delibere “viaggiano” praticamente tutte sull’onda dell’unanimità. C’è poi un discorso che riguarda il “peso specifico” delle delibere di Giunta e cioè la loro incidenza diretta nella vita dei cittadini, al di là che essi le critichino o le condividano.

Ma anche sotto questo profilo la gestione commissariale di Vittorio Zappalorto - sulla carta destinata solo ad approvare il bilancio e i provvedimenti di ordinaria amministrazione - si è rivelata tutt’altro che burocratica. Tra le delibere significative approvate, quella sul nuovo regolamento edilizio, quella sui criteri per il riconoscimento del beneficio pubblico negli accordi che il Comune stipulerà con i privati per interventi che comportino varianti urbanistiche, il protocollo d'intesa a tutela del decoro della città firmato con la Soprintendenza per l'utilizzo commerciale del suolo pubblico.

E, ancora, il nuovo regolamento sulle emissioni rumorose, la cessione alla Biennale delle aree dell'Arsenale sud con apposita convenzione, l'unificazione tariffaria e di linee Actv, l'adozione del piano del traffico acqueo, il protocollo s'intesa per l'uso di pali e bricole in plastica. Più “smilzo” da questo punto di vista per ora il bilancio della giunta Brugnaro che vanta, giustamente, l’approvazione entro dicembre 2015 del bilancio di previsione di quest’anno, ma che tra i provvedimenti di peso può vantare quello per l’armamento dei vigili urbani, quelli collegati alle sottrazioni di deleghe alle Municipalità, la parziale attuazione del piano di riorganizzazione delle società partecipate varato dallo stesso Zappalorto. E, proprio di questi giorni, l’abolizione del Parco della laguna. Si è ancora in attesa delle delibere di sistema annunciate, a cominciare da quella della riorganizzazione della “macchina” comunale, di cui sono stati approvati, per ora, solo i principi generali. Ma c’è, naturalmente, tempo per recuperare.

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