Brucia l’albero di Natale, muore giovane mamma

Paola Castellet, 45 anni, insegnante, forse pensava che le figlie fossero in pericolo all’interno dell’abitazione, invece le ragazze erano scappate dalla finestra

CONCORDIA SAGITTARIA. Davanti al fuoco partito dall’albero di Natale che stava divorando la villetta, a prevalere è stato l’amore di una mamma per le proprie figlie. Paola, probabilmente, credeva che le sue ragazze fossero ancora in casa, paralizzate dal terrore per l’incendio. E non ci ha pensato nemmeno un secondo. 

Paola è tornata dentro, spinta dalla forza di una madre che vuole salvare i suoi figli. Entrata, non è più riuscita a uscire, forse stordita dal fumo e poi investita dalle fiammate. 

La figlia più piccola di Paola, così come la maggiore, Lucrezia di 21 anni, avevano già raggiunto la salvezza buttandosi dalla finestra e atterrando in giardino. Inutilmente le ragazze hanno urlato alla mamma di tornare fuori, buttandosi anche lei dalla finestra. 

I motivi del suo rientro sono comunque ancora da chiarire.

Le grida hanno richiamato anche la mamma di Paola, Elda Florean, che vive accanto e la cugina Jenny. La tragedia, a una manciata di giorni dal Natale, ha il volto di mamma Paola Castellet, 45 anni, maestra elementare a Ceggia dopo vari anni al lavoro come commessa.

Quasi fosse una beffa del destino, la donna sarebbe morta a causa dell’albero di Natale. Quell’abete che fino a ieri all’alba con le sue luci aveva portato l’atmosfera delle feste a casa Castellet. A scatenare le fiamme sarebbe stato, secondo i primi accertamenti da parte dei vigili del fuoco, un cortocircuito partito dalla spina delle luminarie o, in alternativa, dalle stesse luci.

Sarà materia, questa, delle indagini del Niat, il Nucleo investigativo territoriale antincendio dei vigili del fuoco, che ha lavorato nella villetta al civico 20 di via Cesare Battisti, nella frazione di San Giusto, fino al tardo pomeriggio di ieri, e che tornerà anche oggi per proseguire nelle indagini. Da chiarire anzitutto l’origine dell’incendio e se ci possa essere stato un sovraccarico sulla presa multipla dove erano attaccate le luci dell’albero, tanto da provocare il cortocircuito. Un’abitudine, questa, piuttosto diffusa, a cui spesso non si fa caso. Ma che può essere molto pericolosa. Al vaglio anche eventuali altre ipotesi, come la presenza di una stufetta vicino all’albero.

l’alba di terrore

Ad accorgersi per prime dell’incendio sono state le figlie. Lucrezia, studentessa universitaria, e la sorella che frequenta le medie si sono svegliate poco dopo le 6, forse per i rumori che provenivano dalla zona giorno dove faceva bella mostra di sé l’albero di Natale.

In casa Castellet è scattato l’allarme. Le fiamme stavano già avanzando, non c’era tempo da perdere. Solo una volta che le due figlie di Paola si saranno riprese dal forte stato di choc in cui versano da ieri mattina e saranno dimesse dall’ospedale di Portogruaro dove sono state ricoverate per precauzione, sarà possibile capire esattamente come sono andate le cose. E il perché Paola è rientrata in casa.

La ricostruzione su cui sono orientati gli inquirenti per il momento vede le tre inquiline che riescono a mettersi in salvo all’esterno dell’abitazione. Ma per strade diverse, e proprio da ciò sarebbe nato il fraintendimento che mamma Paola ha pagato con la vita.

Le due figlie della donna, valutato che dalla porta d’ingresso della villetta non sarebbero potute uscire, si sarebbero buttate dalla finestra, riuscendo con un balzo e senza farsi male a raggiungere il giardino e, quindi, la salvezza. La madre, invece, scesa dalla sua camera che si trovava nel mezzanino della villetta, avrebbe imboccato la porta. Uno sguardo rapido una volta fuori e il terrore di non vedere una o entrambe le figlia. Di qui la decisione di rientrare.

E, poco dopo, le urla disperate delle figlie, sentite anche dal vicinato, che suggerivano invano alla mamma la via di fuga.


inchiesta e lutto

Le indagini dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Portogruaro sono solo all’inizio. La pm di turno della Procura di Pordenone, Monica Carraturo, ha aperto un’inchiesta. Al momento non è stata disposta l’autopsia sulla salma della 45enne, rinvenuta tra il soggiorno e il piano rialzato, con ustioni sulla parte alta del corpo e sugli arti superiori. Il rogo ha divorato tutto, anche i documenti delle tre donne. Da ieri mattina la casa della madre della 45enne è meta di un pellegrinaggio commosso e attonito. Concordia e Ceggia piangono Paola, mamma coraggiosa e maestra preparata. —
 

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