Bricole vaganti: i diportisti "cuore d'oro" ne hanno raccolte 48

Iniziativa lanciata in laguna per rendere sicura la navigazione Da giugno più di un recupero al giorno. «Problema grave». Colpa degli strani affari del passato

VENEZIA. Vagabondo, sommergibile, siluro, perfino ippopotamo, ma il soprannome più gettonato rimane coccodrillo. Sono gli appellativi coniati dai diportisti che attraversano la laguna provando la roulette russa di farsi sfondare la chiglia della barca dalle bricole, dai pali di conterminazione o dalle paline di ormeggio, vaganti appena sotto la superficie dell'acqua perché corrose e marcite.

Mica un pericolo da poco: una volta imbevuti d'acqua i pali possono infatti raggiungere i 300 chili di peso mettendo a rischio la navigazione dei circa 40 mila mezzi privati e pubblici che ogni giorno solcano i canali lagunari.

«A qualcuno di noi a inizio giugno è venuta in mente l'iniziativa Adotta una Bricola», spiega Mirco Bodi, portavoce dei Diportisti della Laguna Veneta gruppo che riunisce 5470 proprietari di imbarcazioni e appassionati della vita in laguna che già un mese fa avevano lanciato la provocazione al Governo del 5x1000 da destinare alla manutenzione delle bricole, «un modo per diventare noi stessi parte attiva nell'aumentare la sicurezza della laguna e per stimolare la solidarietà verso gli altri diportisti.Per questo è stato messa in palio una cena per quattro persone per il diportista che alla fine della stagione estiva avrà tirato in secca più bricole. Già nei primi giorni di luglio abbiamo raggiunto quota 48 recuperi certificati da foto o filmati che lo testimoniano. Più di una bricola recuperata al giorno dai diportisti, senza contare i recuperi dei vigili del fuoco che si meriterebbero una cena a settimana per l'attività che fanno in questo senso».

«Si tratta di investire ognuno un minuto del suo tempo per mantenere la laguna un posto sicuro e meraviglioso», commenta il diportista Niccolò Mettifogo, ideatore dell'iniziativa, «non vengono recuperate solo bricole ma anche altri materiali pericolosi. Nell'ultima settimana abbiamo avuto un'impennata di recuperi e a fine stagione faremo i conti del totale. Mi fa molto piacere da un lato che in molti abbiano aderito all'iniziativa mentre la frequenza dei recuperi testimonia che il problema delle bricole vaganti è gravissimo».

Il gruppo aveva sollecitato uno stanziamento da parte del Governo per risolvere il problema con un appello ai sindaci della gronda lagunare ed alla Regione.

Paline in plastica riciclata, via libera del Magistrato alle Acque

Uno dei grossi problemi della laguna è stato il "business" delle bricole in legno che in passato sono state messe ovunque, anche dove non servivano e in numero spropositato. Ora, in tempi di crisi, non possono essere tutte sostituite e marcendo si staccano e vagano per la laguna. Fortunatamente il Magistrato alle Acqua aveva ammesso le paline in plastica riciclata che, oltre a salvare alberi, non marciscono e non creano pericoli per la navigazione.

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