Bricole pericolose, interviene la Prefettura
VENEZIA. «Situazione bricole in laguna monitorata con la previsione di uno stanziamento in emergenza per le manutenzioni improrogabili». È il succo della risposta della prefettura di Venezia al coordinamento di 15 associazioni lagunari che hanno chiesto all'ente un incontro urgente denunciando la quasi assente manutenzione delle 60 mila bricole che in laguna richiederebbero la sostituzione per garantire la sicurezza della navigazione di oltre 40 mila natanti, fra mezzi da diporto, di soccorso e pubblici.
La risposta inviata per conoscenza anche al Provveditorato alle opere pubbliche, alla Capitaneria, all'Autorità portuale, al Comune di Venezia ed all'Actv, è stata ricevuta ieri dal presidente del “Gruppo Diportisti Laguna Veneta”, Mirco Bodi, che rappresenta quasi 1500 diportisti oltre alle associazioni firmatarie. «In attesa che il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche riceva degli adeguati finanziamenti per la manutenzione delle bricole da parte del Ministero delle Infrastrutture, più volte sollecitato da questo ufficio», scrivono dalla Prefettura, «d'intesa con il comando provinciale dei vigili del fuoco e con il Provveditorato, sono state definite delle misure d'urgenza per la sostituzione provvisoria delle bricole galleggianti, prevedendo uno specifico stanziamento di fondi di emergenza». «Per gli altri canali lagunari», continua la lettera, «di competenza del comune e dell'autorità portuale, vengono assicurati gli interventi pianificati di rimozione. Il direttore della navigazione di Actv verificherà con il Provveditorato quali sono i canali dove prontamente intervenire».
Francesco Macaluso
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