Bracconieri scatenati in laguna sud

Abbattute specie protette: denuncia alla polizia delle associazioni venatorie

MIRA. Bracconieri scatenati nella laguna sud: le associazioni ambientaliste e venatorie chiedono più controlli da parte della polizia provinciale. Le aree in cui si sono verificati danni e abbattimenti indiscriminati anche di specie protette, sono quelle delle barene di Mira e Campagna Lupia. «Da diverse settimane», spiegano Francesco Vendramin e Andrea Bortolato per l’associazione ambientalista Vas, «in laguna sud stanno agendo decine di bracconieri che arrivano con i loro barchini di notte da altre zone della laguna, e si mettono a cacciare sparando su tutto ciò che si muove. C’è la sensazione che rispetto agli anni scorsi, con la crisi, ce ne siano molti di più. Molti di questi sparano e poi rivendono la cacciagione al mercato nero ai ristoranti e locali tipici della zona». Sono state trovate decine di carcasse non raccolte di alzavole e germani reali a Giare e in cassa di colmata A, ma anche nelle canalette di Lugo e Lova. Sono state danneggiare decine di postazioni di cacciatori regolari. Un fenomeno certificato da recenti operazioni della polizia provinciale che ha compiuto azioni anti bracconaggio congiunte con la polizia provinciale di Padova. Sulla questione interviene anche Piergiorgio Fassini, ex consigliere comunale a Mira e responsabili dell’area venatoria per il Pd provinciale «Purtroppo questi fenomeni sono sempre più in aumento», continua, «vanno controllate con più attenzione le valli Miana Serraglia a Mira e le valli da caccia arginali Figheri , Pirimpiè e Mille Campi. Qui abbiamo segnalazioni di veri e propri massacri di volatili da parte dei bracconieri, facilitati nella loro azione criminale dalla difficile accessibilità delle valli. Le associazioni venatorie, però, sono pronte a collaborare con le forze dell’ordine per debellare il fenomeno. In laguna sud abbiamo stimato agisca ogni settimana almeno un centinaio di bracconieri».(a.ab.)

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