Bracconieri in laguna, decine di anitre uccise

Esposto in Procura degli ambientalisti per fare chiarezza sull’accaduto. Volatili abbattuti e abbandonati sul posto in raid compiuti di notte con la barca
Cacciatori nella marca trevigiana. FOTO SIMBOLO
Cacciatori nella marca trevigiana. FOTO SIMBOLO

MIRA. Bracconieri scatenati nell’area della Laguna sud a Giare di Mira, Dogaletto e Lughetto di Campagna Lupia. A segnalare, con un esposto alla Procura della Repubblica, un abbattimento indiscriminato di germani reali e alzavole sono per l’associazione ambientalista Vas Andrea Bortolato e Francesco Vendramin. A confermare le segnalazioni degli ambientalisti in questo periodo natalizio, sono anche tanti cacciatori regolari dell’area della Riviera del Brenta, che denunciano a loro carico danneggiamenti di postazioni nelle rispettive aree assegnate.

«Diversi nostri attivisti», spiegano Vendramin e Bortolato, «ci hanno segnalato abbattimenti indiscriminati di diverse specie di anitre, compresa la specie protetta dell’alzavola. Decine di volatili abbattuti sono sparsi nell’area della laguna sud. Chi compie questi raid lo fa in piena notte, e spesso arriva sul posto con dei barchini dalle zone di Venezia o Chioggia. Questi bracconieri compiono stragi insensate e senza alcuna autorizzazione alla caccia a ridosso di siti protetti come l’oasi del Wwf di Valle Averto». I volontari ambientalisti chiedono che intervengano in tempi rapidi gli agenti della Polizia provinciale. «Poco distante da Valle Averto, a Lova di Campagna Lupia», aggiungono, «è stata attivata da poco una uova postazione della Polizia provinciale. Chiediamo che gli agenti provinciali intensifichino i pattugliamenti anche durante la notte». Proprio poco tempo fa una pattuglia della polizia provinciale ha sorpreso, inseguito fermato e denunciato, un bracconiere proprio dentro l’oasi di Valle Averto. Gli stessi cacciatori sono preoccupati per quello che sta capitando. «Abbiamo spesso paura a denunciare questi fatti», conferma un gruppo di cacciatori di Mira, «perché questi bracconieri poi compiono delle rappresaglie danneggiandoci le postazioni di caccia. Noi paghiamo per la nostra attività venatoria tutte le tasse, e possiamo portar via solo un numero preciso di esemplari. Questi delinquenti con la loro attività ci danneggiano enormemente».

Sempre nella stessa zona preoccupa pure la presenza di ladri, che hanno tentato, senza però riuscirci, di aprire due cavane nei giorni scorsi a Giare di Mira. I ladri, dopo aver tentato di forzare i lucchetti dei ricoveri delle barche, forse per paura di essere scoperti hanno desistito e sono scappati in mezzo ai campi. In questi casi, però, come capitato già lo scorso anno, il pericolo non viene dalla laguna come nel caso dei bracconieri, ma dalla statale Romea. I ladri che colpiscono le cavane di Giare e Dogaletto sembrano avere più affinità con gli stessi che fanno colpi negli appartamenti.

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