Botte e furti la notte di Halloween condannati i due maggiorenni

Pena di tre anni e due mesi per il diciottenne e due anni e quattro mesi per il diciannovenne La gang, composta anche da cinque minorenni, aveva rapinato turisti e derubato il Burger King
Interpress/ 01.11.2015.- Burger King ponte degli Scalzi
Interpress/ 01.11.2015.- Burger King ponte degli Scalzi

Erano arrivati in laguna da Treviso per una spedizione punitiva contro chi capitava, contro i passanti nella notte di Halloween, quella dell’1 novembre dello scorso anno. Erano in sette, ma cinque erano minorenni, così davanti al giudice dell’udienza preliminare, nei giorni scorsi, sono comparsi in due, quelli per i quali il pubblico ministero Giorgio Gava aveva chiesto il rinvio a giudizio. Rapina e furto sono i reati di cui dovevano rispondere e i loro difensori hanno scelto di evitare il processo in aula per sfruttare la possibilità di ottenere, in caso di condanna, lo sconto di un terzo sulla pena finale.

Così hanno scelto il rito abbreviato e il giudice lagunare Marta Paccagnella ha condannato Ouail Zahri,18enne nato in Italia ma di origine marocchina, a tre anni e due mesi di reclusione e mille euro di multa, mentre il ragazzo di origine brasiliana, il 19enne Bruno Infante, a due anni e quattro mesi e 600 euro. Pochi giorni dopo le loro gravi bravate erano stati arrestati: il primo - senza famiglia in Italia - era finito addirittura in carcere, mentre l’altro agli arresti domiciliari. Zahri doveva rispondere di aver messo a segno in quella nottata due rapine, assieme ai suoi amici minorenni, e un furto, mentre Infante “solo” una rapina.

Il gruppo aveva aggredito a calci e pugni turisti, passanti e venditori di rose e infine avevano messo a soqquadro il Burger King sotto il ponte degli Scalzi. L'allerta era scattata quando una serie di chiamate era arrivata al 113 tra le 22 e le 22.30. Segnalavano una lunga serie di episodi violenti; aggressioni, calci e pugni, oggetti buttati all'aria, minacce e furti. Il primo episodio riguardava un'aggressione, a Dorsoduro, a un venditore di rose probabilmente bengalese che era stato soccorso da un uomo a sua volta percosso dal gruppo che ha tentato anche di derubarlo, senza riuscirci, prima di darsi alla fuga. La seconda è stata una rapina, vittima un altro italiano, nelle vicinanze di Campo San Pantalon. Gli aggressori dapprima lo avvicinavano con una scusa e poi lo circondavano, spingendolo a terra, colpendolo con calci e pugni, sottraendogli il telefono ed il portafogli.

Appena arrivata la volante sul posto, l'ennesima chiamata al 113 per un altro episodio analogo al precedente a danno di un turista, al quale era stato portato via il telefono cellulare, pochi rioni più a nord. L'indicazione decisiva era arrivata poco dopo dal Burger King,, dove un gruppo non solo aveva creato scompiglio e fatto baraonda ma ha pure commesso furti. Gli agenti capiscono subito di aver identificato la banda e corrono.

Nel locale, i ragazzi spaccano gli armadietti e prendono gli effetti personali dei dipendenti del locale, per poi allontanarsi rapidamente in direzione della stazione di Santa Lucia. (g.c.)

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