Boso assicura: «Avremo un pediatra fisso»
ERACLEA. «Destineremo parte dell’imposta di soggiorno per un pediatra fisso, ma la spiaggia non è mai stata sguarnita di fronte alle esigenze di sicurezza sanitaria di bambini e famiglie».
Assessore al turismo e bilancio, Stefano Boso non ci sta a far passare la spiaggia di Eraclea come “Cenerentola” delle spiagge venete perché non ha la bandiera verde assegnata dalle associazioni dei pediatri. La penalizzazione è stata decisa appunto perché non c’è un medico specialista con ambulatorio fisso sul posto. «Intanto abbiamo comunque un pediatra che arriva da Caorle», ricorda Boso, «messo a disposizione a chiamata e senza costi aggiuntivi. Quindi la spiaggia non è assolutamente sguarnita».
«Il Comune», precisa l’assessore, «paga l’ambulatorio di medicina per tutto l’arenile, perché ci era stato tolto, con un risparmio per l’Asl 10 del Veneto orientale. Ora siamo a chiedere che in virtù di questo risparmio, e se serve con l’aggiunta della imposta di soggiorno, possa essere garantito anche un ambulatorio pediatrico fisso a Eraclea Mare».
«Il sindaco, Giorgio Talon», aggiunge l’assessore Boso, «ha chiesto già un incontro con il direttore generale, Carlo Bramezza, per affrontare questo argomento. La nostra spiaggia è conosciuta anche perché ideale per famiglie e bambini. Abbiamo sempre garantito un servizio pediatrico che arrivava non appena fosse richiesto un suo intervento. Quindi non meritiamo questa esclusione». «Resta il fatto», conclude l’assessore Boso, «che Eraclea Mare è una località sulla quale investire per le potenzialità che ha e ha sempre avuto quale località che privilegia l’attenzione all’ambiente ed è tra le più incontaminate in assoluto». (g.ca.)
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