Borsoni sospetti al parco Hayez: dentro dieci pistole e sette fucili

Dalla segnalazione di un passante alla scoperta. Le armi appartengono a un collezionista di Marghera. Chi le ha rubate le stava piazzando: forse servivano a una banda
MESTRE 23/02/2006 Via Caravaggio Parco Hayez......(C) Bertolin Matteo richiesto da LAZZARINI MESTRE 23/02/2006 Via Caravaggio Parco Hayez..
MESTRE 23/02/2006 Via Caravaggio Parco Hayez......(C) Bertolin Matteo richiesto da LAZZARINI MESTRE 23/02/2006 Via Caravaggio Parco Hayez..

MESTRE. Due borsoni di armi: dieci pistole e sette fucili, tra cui due a ripetizione. L’arsenale è stato recuperato dagli agenti delle volanti lunedì sera al parco Hayez. Si tratta di armi rubate ad un collezionista di Marghera qualche settimana fa. Sull’accaduto ora stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile. Un ritrovamento inquietante considerato anche l’episodio della sparatoria avvenuta una ventina di giorni fa nei giardini di villa Querini.

Il ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un passante che ha notato sotto alcuni cespugli due borsoni sospetti e ha chiamato il 113. La centrale operativa ha inviato sul posto una volante. Con cautela gli agenti hanno controllato cosa contenessero i due borsoni e hanno fatto l’inquietante scoperta. Hanno trovato un vero e proprio arsenale. Si tratta di dieci pistole e sette fucili, tra cui alcuni a ripetizione. Tutte armi funzionanti e non da guerra. Erano state rubate una settimana prima ad un collezionista di Marghera.

Portate in questura è stato controllato che fossero tutte quelle rubate. Per fortuna non ne mancava nessuna. Gli agenti della scientifica hanno compiuto delle verifiche per accertare se su pistole e fucili ci fossere alcune impronte.

Gli investigatori ora dovranno scoprire non solo chi le ha rubate ma anche perché sono state lasciate nel parco. Sono state nascoste solo per liberarsene oppure era in corso una trattativa per venderle? E solo al termine della stessa sarebbero passati a riprenderle?

È facile che chi la ha rubate stesse cercando di piazzarle, ma nel frattempo non le portava con sé per evitare guai più seri una volta controllato dalle forze dell’ordine. In questo momento nulla viene escluso nemmeno il fatto che queste armi potessero servire a qualche banda di rapinatori o spacciatori per affermarsi rispetto ad altri gruppi o per compiere assalti in abitazioni e negozi.

Di certo il ritrovamento assume un aspetto ancora più inquietante anche rispetto alla sparatoria avvenuta tra bande di spacciatori al parco di villa Querini.

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