Borseggiano due turisti russi: 2200 euro di bottino, ma la ladra viene arrestata

Intervento della Polfer a bordo del treno per Roma, l'allerta dei poliziotti: "State attenti alla ressa"

VENEZIA. L'allarme borseggi arriva direttamente dalla Polizia ferroviaria, che in un comunicato sottolinea come "appaiono senza fine e difficilmente contenibili gli episodi di tentativi di borseggio che quotidianamente si ripropongono nelle stazioni di Venezia Santa Lucia  e Mestre", anche se è stato mantenuto il presidio rafforzato attivato per Carnevale e gli arresti sono quasi quotidiani.

Giovedì sera, a Venezia, l’ennesimo episodio: quattro ragazze di origine nomade hanno intercettato sul piazzale della stazione una coppia di turisti  russi.  Li hanno seguiti fino ad un'ufficio cambio e, dopo uno scambio di banconote,  pedinati fino a quando sono saliti sul treno Freccia Argento delle 19.25 per Roma.

Nella ressa, si sa, ladri e ladre sguazzano. Tre ragazze, facendosi abilmente largo tra i viaggiatori in attesa di salire sul treno,   anticipato la coppia di turisti, mentre la complice incaricata di compiere il borseggio si è posta alle spalle della donna: nel momento in cui l’uomo - una volta a bordo - stava sistemando i bagagli, la borseggiatrice con mossa fulminea  ha prelevato dalla borsa della donna il denaro.

Ma il terzetto era stato adocchiato dal personale di trenutalia, in contatto diretto con la Polizia Ferroviaria: così in tempo reale è partito l'allarme: così la pattuglia ha subito intercettato le tre donne, con il ricco bottino (2200 euro) che una delle tre donne - appena dicianovenne - tentava di gettare.

E' così scattato l'arresto per Halida Rustic - questo il nome della giovane ladra -  residente in un campo nomadi di Roma, malgrado la giovane età  con già molti precedenti penali al suo attivo.

Le tre complici invece approfittando del trambusto generato dall’arresto operato a bordo treno, sono riuscite a scendere utilizzando un’altra porta e a dileguarsi.

Il maltolto è stato interamente recuperato e restituito immediatamente alla vittima del furto che ha potuto proseguire il viaggio per Roma da dove avrebbe dovuto prendere l’aereo alla volta di Mosca, senza incorrere in ulteriori problemi e disagi.

"Le azioni di borseggio", osservano gli investigatori, "riescono ad essere portare a termine soprattutto quando vengono a crearsi resse all’atto dell’incarrozzamento dei viaggiatori sui treni,  innanzi agli uffici informazioni, negli esercizi commerciali o presso gli sportelli biglietteria.  Le vittime predestinate vengono di fatto circondate dalle giovani malfattrici che da un lato cercano di creare confusione attorno al soggetto da borseggiare e dall’altro con maestria riescono a prelevare da borsette e zainetti, portafogli o oggetti di valore.  A poca distanza  un paio di complici vegliano sull’operato sincerandosi che non ci siano poliziotti in zona". Occhi aperti, dunque.

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