Boom di iscrizioni al corso di autodifesa
VENEZIA. Un corso di difesa personale, completamente gratuito e riservato alle donne.
È la nuova iniziativa del Comitato Quartiere Pertini, in collaborazione con il comune di Venezia e il Circolo Auser. Il corso, in programma da martedì prossimo, si articolerà in dieci incontri che si terranno nella stessa sede del circolo, in via Gagliardi, in pieno Quartiere Pertini.
Lo scopo dell’iniziativa è fornire prima di tutto gli strumenti per la difesa personale, ma anche quelli per essere in grado di prestare aiuto a chi ne avesse bisogno. Un obiettivo perseguito tramite un doppio canale: attraverso il corso dove si insegneranno tecniche fisiche, tenuto da Massimo Querci, istruttore di karate, cintura nera 5 dan, nonché vice commissario di Polizia ora in pensione; e attraverso il sostegno psicologico, dato dalla dottoressa Manuela Sartori.
«Questi incontri sono parte del progetto di sicurezza partecipata portato avanti dall’amministrazione» spiega il consigliere comunale della Lista Brugnaro Enrico Gavagnin, delegato anche per la Sicurezza Partecipata e ideatore dell’iniziativa in partenza.
Il progetto è stato accolto con un entusiasmo superiore alle migliori aspettative. «In una decina di giorni abbiamo ricevuto una settantina di adesioni» spiega Giorgio Bocelli, presidente del Comitato «Essendo i posti a disposizione solo quaranta, dal 16 aprile a fine maggio ci sarà un secondo ciclo di incontri». Hanno aderito all’iniziativa donne dai ventuno ai settanta anni, provenienti da tutto il comune di Venezia, ma soprattutto dalla terraferma. La fascia di età maggiormente coperta è quella che va dai quaranta ai sessanta anni, «quando le donne raggiungono una completa percezione di sé».
Curioso e interessante vedere che sono tante le ragazze che si sono iscritte insieme alle proprie madri. Il corso è gratuito, con un unico costo pari a 14 euro, rappresentato dall’assicurazione obbligatoria con la società Cattolica. Per la copertura è sufficiente iscriversi all’Auser del Quartiere Pertini.
«Non ho l’obiettivo di trasformare queste donne in campioni di karate» spiega l’istruttore Massimo Querci «Darò degli input, delle soluzioni e degli stimoli per far capire alle allieve i loro limiti e le loro potenzialità. Affinché, nel caso dovessero trovarsi un domani in una situazione spiacevole, possano fare la scelta migliore».
Come anticipato, il lato che riguarda la preparazione fisica sarà accompagnato da un percorso psicologico, per la costruzione di un progetto di più ampio respiro. «Con i corsi di autodifesa è possibile fare un importante lavoro anche da un punto di vista mentale» spiega la dottoressa Sartori «È stato dimostrato più volte che un percorso di questo tipo porti le donne a raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria autonomia, accompagnata da una diminuzione degli stati d’ansia e da un aumento della fiducia in se stesse». L’ultima giornata del corso (che si terrà il martedì dalle 18.30 alle 20 e il sabato dalle 9.30 alle 11) sarà dedicata soprattutto agli aspetti psicologici. «Questi incontri» conclude la psicologa «aiuteranno le donne a essere più ricettive, prevedendo e prevenendo situazioni potenzialmente a rischio». —
Laura Berlinghieri
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia