Bombola tra i rottami, deposito distrutto

Il titolare stava smistando i metalli con un escavatore quando è avvenuta l’esplosione. Danni per centinaia di migliaia di euro
Di Francesco Furlan

VIGONOVO. Un botto tremendo e una vampata di fuoco: pezzi di ferro scagliati come missili in tutte le direzione, la copertura del tetto che collassa e le finestre che scoppiano a causa dell’esplosione di una bombola con un residuo di acetilene. È vivo per miracolo e se ne rende ben conto Andrea Maniero che con il padre Valentino gestisce un’azienda per il recupero del ferro in via I Strada, nella zona artigianale di Galta, frazione di Vigonovo. Mercoledì mattina l’uomo era al lavoro nella cabina dell’escavatore con la benna a ragno utilizzata per tagliare e spostare e smistare i rottami metallici.

L’azienda della famiglia Maniero infatti recupera il ferro vecchio attraverso dei cassoni distribuiti in varie zone artigianali che vengono riempiti dai clienti, e poi trasportati nel deposito di Galta per lo smistamento. Quello dell’altro giorno era stato l’ultimo svuotamento del 2014, così da far trovare i cassoni vuoti subito dopo le feste. Sul piazzale c’era tutto il materiale versato con l’ultimo trasporto e nessuno poteva immaginare quale pericolo fosse nascosto nel cuore di quella montagna di ferro vecchio. Poco dopo le nove la benna a ragno ha affondato le lame tra i metalli, ha stretto la bombola di acetilene fino a spezzarla, e l’incontro tra il gas e le scintille ha provocato il finimondo.

Maniero ha avuto giusto il tempo di coprirsi il volto con le braccia e girarsi, protetto dal vetro anti-sfondamento della cabina dell’escavatore mentre intorno a lui si sono scatenati una manciata di secondi d’inferno: finestre scoppiate, serramenti dilaniati, il tetto che, a causa dell’onda d’urto del botto, è crollato anche se fortunatamente la struttura portante prefabbricata ha retto. Se così non fosse stato questa sarebbe la cronaca di una tragedia mentre fortunatamente il bilancio parla solo di danni, per centinaia di migliaia di euro, ma solo danno. Nell’esplosione metà della bombola di acetilene ha preso il volo, è decollata attraverso la finestra ed è finita a una decina di metri di distanza sfondando il portone del magazzino della ditta vicina, la Erredue Finiture metalli di Riccardo Bottaro e Roberto Pasquali.

Mercoledì mattina anche i due titolari si trovavano al lavoro per eseguire la manutenzione di alcuni macchinari. Hanno sentito un botto che pareva una bomba, hanno visto i vetri scoppiare e una fiammata improvvisa, durata pochi secondi. Fortunatamente in quel momento si trovavano nei pressi del portone del magazzino. In via I Strada si sono precipitati i vigili del fuoco di Mira e Mestre avvisati dalle decine di telefonate dei residenti della zona che hanno udito il botto. Sul posto anche i vigili urbani e i carabinieri della stazione dei carabinieri di Vigonovo, e i tecnici dello Spisal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nelle prossime ore sarà fondamentale capire chi abbia potuto gettare la bombola nei cassoni per la raccolta dei rottami, con il rischio di provocare una strage, anche se probabilmente non sarà facile risalire al responsabile.

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