Bomba day, domenica spenti anche i ripetitori dei cellulari
di Mitia Chiarin
MESTRE. Bomba day, la macchina dell’evacuazione si è messa in moto. Volantini affissi nel quartiere Piave e a Marghera, opuscoli informativi inseriti nelle cassette della posta. Oggi e domani anche le auto coi megafoni per informare tutti.
Da giorni i volontari della Protezione civile suonano a tutti i campanelli per informare la popolazione che domani mattina dovranno lasciare le loro case. Quasi 700 le persone da evacuare, oltre 200 le persone che domani dalle 8 del mattino fino al pomeriggio saranno impegnati a vigilare sull’esecuzione, senza problemi, dello spolettamento, trasporto e brillamento dei due ordigni bellici rinvenuti nel sottopasso del tram in stazione a Mestre. Ieri il delegato del sindaco per la Protezione civile, Maurizio Calligaro, assieme all’assessore Pier Francesco Ghetti e al capo della Polizia municipale, Luciano Marini, hanno fatto il punto in vista dell’appuntamento di domani che costringerà quasi 700 persone a lasciare la loro casa, fermerà il traffico, i treni e i bus (dalle 9.30 fermi), spegnerà i ripetitori dei cellulari e vedrà l’area della stazione senza energia elettrica.
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