Bollino nero, tutti in coda verso il mare
La Cav: il traffico sale di quasi il 5% ma disagi controllati. Verso Trieste incremento dell’8% e tanti micro-tamponamenti
Nel sabato più critico per l’esodo dei vacanzieri, contrassegnato dal bollino nero, il traffico intensissimo fin dalla notte di venerdì ha mostrato le due facce del sistema delle autostrade del Veneziano: traffico intensissimo ma tutto sommato scorrevole tra Padova Est e l’innesto del Passante all’altezza di Arino, per il sistema gestito dalla Cav con un traffico che cresce, anche in tangenziale, di quasi il 5 per cento rispetto all’agosto 2016. «Tra luglio e agosto 2017, l’incremento di traffico medio è stato del 3 per cento», dice il direttore di Cav, l’ingegnere Angelo Matassi. Il Passante oggi assorbe il 70% dei veicoli in transito. Il problema degli ingorghi, che prima del 2009 avevano reso Mestre famosa a livello nazionale, ora sono nel tratto di competenza di Autovie. Qui ci sono stati i disagi maggiori: un fiume di auto in colonna, piccoli tamponamenti, tipici dei continui “stop and go”, per il traffico diretto verso le spiagge e il confine con Istria e Dalmazia lungo la A4 Venezia-Trieste.
Centomila veicoli.
Il traffico, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è cresciuto del 8 per cento. Quasi centomila i veicoli usciti dai caselli della rete autostradale di Autovie Venete alle 16 di ieri; la maggior parte è transitata dai caselli balneari.
Deviazioni a ripetizione.
Più volte fin dal primo mattino è scattata la procedura di sicurezza prevista dal tavolo in Prefettura con la attivazione della deviazione sul bypass A27/A28. Una mossa preventiva, segnalata dai pannelli a messaggio variabile lungo l’autostrada e la tangenziale di Mestre, che Cav attua per consentire ai veicoli di saltare il tratto più congestionato della Venezia-Trieste e rientrare all’altezza di Portogruaro. Evitando anche le strettoie dovute ai cantieri della terza corsia. Il secondo by-pass, operativo sulla A4 per Trieste ha reindirizzato il traffico verso la A34 Villesse-Gorizia e per Autovie Venete ha ulteriormente alleggerito il flusso diretto verso la barriera del Lisert dove la coda non ha mai superato i 4 chilometri (gli anni scorsi si arrivava a otto). Meno disagi, dicono dalla concessionaria ma per tanti automobilisti ieri il viaggio è stato difficoltoso. Scarsi gli incidenti, tutti di lieve entità. Numerosi i soccorsi meccanici, ben 82 fra la mezzanotte di venerdì e le 16 di ieri. Prese d’assalto le aree di servizio soprattutto quella di Duino Sud ( ultima rivendita di vignette per la Slovenia) prima del confine. Un black out ha bloccato dalle 15.30 l’area di servizio di Gonars Sud.
Quattromila auto l’ora.
Più tranquilla la situazione invece nel tratto di competenza di Cav. Verso le 9 è stato registrato un picco di 4 mila transiti l’ora (contro i 5 mila di massima congestione). Nel tratto tra Padova Est e Arino traffico scorrevole ma a velocità ridotta e code per pagare al casello della A57 a Villabona. Soprattutto stranieri (francesi, tedeschi, austriaci ma anche auto dalla Grecia) sono transitate per Mestre. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il traffico tra A4 e Passante è aumentato del 1,89% mentre sulla A57, a Villabona, l’incremento è stato del 4,39%. In direzione di Milano, il traffico scende: meno 0,18% tra A4-Passante e meno 1,55% alla barriera di Mestre.
Più 8 per cento per Autovie.
Tra i vacanzieri in viaggio, alcuni rientravano verso casa ma la maggior parte era diretta alle spiagge di litorale e oltre confine. A mezzogiorno, informa Autovie Venete, le uscite registrate ai caselli dalla mezzanotte di venerdì, avevano toccato i 64 mila veicoli, più 8 per cento rispetto al 2016. Alle 16 si è arrivati a centomila.
Lunghe code.
Le code si sono concentrate tra Meolo e San Giorgio di Nogaro, al confine tra le due regioni; in entrata a Latisana; in uscita a San Donà, a San Stino e Cessalto. Molto più lunghe le code di auto dirette verso Istria e Dalmazia. E il prossimo weekend sarà ancora all’insegna del bollino nero.
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